Elia Muratore, Psicologa e Psicoterapeuta
Riflessioni, consigli e trucchi per vivere meglio
lunedì 24 novembre 2025
Come coltivare una relazione sana
venerdì 21 novembre 2025
Perché non riesci a trovare l’anima gemella

Trovare l’anima gemella, ovvero la persona con cui condividere una profonda affinità e un progetto di vita, è il sogno di molti. Tuttavia, spesso questo sogno sembra irrealizzabile, perché non si riesce a incontrare la persona giusta, o perché le relazioni che si instaurano si rivelano deludenti o fallimentari. Perché succede questo? Quali sono gli ostacoli che ci impediscono di trovare l’anima gemella? E come possiamo superarli?
In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando le possibili cause che ci rendono difficoltoso trovare l’anima gemella, e suggerendo alcune strategie per facilitare la ricerca e il riconoscimento della persona che fa per noi.
Esistono diverse cause che possono rendere difficile o impossibile trovare l’anima gemella. Alcune di queste cause dipendono da fattori esterni, come la scarsa disponibilità di persone compatibili, la mancanza di occasioni di incontro, o la presenza di ostacoli pratici o sociali. Tuttavia, molte cause dipendono da fattori interni, ovvero da noi stessi, dalle nostre aspettative, dalle nostre paure, dalle nostre convinzioni. Vediamone alcune tra le più comuni:
Avere un’idea sbagliata o irrealistica dell’anima gemella Spesso, quando cerchiamo l’anima gemella, ci basiamo su un’idea preconcetta o idealizzata di come dovrebbe essere la persona perfetta per noi. Questa idea può derivare da esperienze passate, da modelli culturali, da fantasie personali. Tuttavia, questa idea può essere fuorviante o limitante, perché ci porta a cercare qualcuno che corrisponda esattamente ai nostri criteri, ignorando o scartando le persone che potrebbero essere diverse ma altrettanto adatte a noi. Inoltre, questa idea può essere irrealistica, perché nessuna persona è perfetta o priva di difetti, e perché l’anima gemella non è qualcuno che ci completa o ci salva, ma qualcuno che ci accompagna e ci stimola a crescere.
Avere delle aspettative troppo alte o troppo basse Quando cerchiamo l’anima gemella, possiamo cadere in due estremi opposti: avere delle aspettative troppo alte o troppo basse. Avere delle aspettative troppo alte significa pretendere troppo dalla persona che vogliamo incontrare, o dalla relazione che vogliamo instaurare. Questo può portarci a essere troppo esigenti, troppo critici, troppo insoddisfatti, e a non apprezzare le qualità e i sentimenti dell’altro. Avere delle aspettative troppo basse significa accontentarsi di poco, o di qualcosa che non ci piace o non ci fa stare bene. Questo può portarci a essere troppo passivi, troppo dipendenti, troppo rassegnati, e a non valorizzare noi stessi e le nostre potenzialità.
Avere paura di impegnarsi o di soffrire Quando cerchiamo l’anima gemella, possiamo incontrare delle resistenze o delle paure che ci impediscono di aprirci all’altro e di costruire una relazione stabile e profonda. Queste paure possono derivare da traumi o delusioni vissute in precedenza, da insicurezze o dubbi personali, da convinzioni negative o pessimistiche sull’amore. Queste paure possono manifestarsi in diversi modi: evitare o fuggire le relazioni, sabotare o rovinare le relazioni, scegliere persone sbagliate o inadatte, rimanere in relazioni infelici o distruttive.
Non essere pronti o disponibili Quando cerchiamo l’anima gemella, possiamo non essere realmente pronti o disponibili a incontrarla e a viverla. Questo può dipendere da diversi fattori, come il momento della nostra vita, le nostre priorità, i nostri impegni, i nostri bisogni, i nostri desideri. A volte, possiamo non essere pronti perché abbiamo ancora delle questioni irrisolte con noi stessi o con il nostro passato, che ci impediscono di essere sereni e aperti al presente e al futuro. Altre volte, possiamo non essere disponibili perché abbiamo altre cose a cui pensare o a cui dedicarci, che ci assorbono tempo ed energia, e che ci distraggono o ci allontanano dall’amore.
Le possibili strategie per trovare l’anima gemella Per superare questi ostacoli e facilitare la ricerca e il riconoscimento dell’anima gemella, possiamo adottare alcune strategie che ci aiutano a essere più consapevoli, più aperti, più attivi e più felici. Vediamone alcune tra le più efficaci:
Rivedere e aggiornare l’idea dell’anima gemella Per trovare l’anima gemella, dobbiamo prima di tutto avere un’idea chiara e realistica di cosa significa per noi l’anima gemella, e di quali sono le caratteristiche che cerchiamo in una persona e in una relazione. Questa idea deve essere basata sui nostri valori, sui nostri interessi, sui nostri obiettivi, e non su stereotipi, pregiudizi, illusioni. Questa idea deve essere anche flessibile e adattabile, perché le persone e le situazioni cambiano, e perché l’anima gemella non è qualcuno che troviamo già fatto, ma qualcuno che costruiamo insieme.
Bilanciare le aspettative Per trovare l’anima gemella, dobbiamo avere delle aspettative equilibrate e realistiche, né troppo alte né troppo basse. Questo significa avere dei criteri di scelta, ma non dei requisiti impossibili. Questo significa anche avere dei desideri, ma non delle pretese. Dobbiamo essere in grado di apprezzare le qualità e i sentimenti dell’altro, ma anche di accettare i suoi difetti e i suoi limiti. Dobbiamo essere in grado di valorizzare noi stessi e le nostre potenzialità, ma anche di riconoscere i nostri errori e i nostri miglioramenti.
Affrontare e superare le paure Per trovare l’anima gemella, dobbiamo affrontare e superare le paure che ci bloccano o ci frenano nell’amore. Questo significa capire da dove nascono queste paure, quali sono le loro cause e le loro conseguenze, e come possiamo gestirle o risolverle. Questo significa anche sfidare queste paure, uscire dalla nostra zona di comfort, e provare a fare cose nuove o diverse. Questo significa infine fidarci di noi stessi e dell’altro, e dare una possibilità all’amore.
Essere pronti e disponibili Per trovare l’anima gemella, dobbiamo essere pronti e disponibili a incontrarla e a viverla. Questo significa essere in pace con noi stessi e con il nostro passato, aver chiuso i conti con le relazioni precedenti, aver risolto le questioni personali, aver raggiunto una certa maturità e una certa stabilità. Questo significa anche essere aperti al presente e al futuro, aver chiaro cosa vogliamo e cosa possiamo offrire, aver creato lo spazio e il tempo per l’amore. Questo significa infine essere attivi e curiosi, cercare e cogliere le occasioni di incontro, e lasciarci sorprendere dalla vita.
Trovare l’anima gemella non è impossibile, ma richiede un lavoro su noi stessi e sulle nostre relazioni. Dobbiamo essere consapevoli delle cause che ci impediscono di trovare l’anima gemella, e adottare delle strategie per superarle.
mercoledì 19 novembre 2025
La valutazione della capacità di intendere e di volere: criteri, metodi e strumenti
- Infermità mentale: condizione patologica che altera in modo grave e permanente le funzioni cognitive, emotive e comportamentali del soggetto.
- Intossicazione: condizione transitoria che altera temporaneamente le funzioni cognitive, emotive e comportamentali del soggetto a causa dell’assunzione di sostanze.
- Sordomutismo: condizione congenita o acquisita che impedisce al soggetto di udire e di parlare, limitando la sua capacità di comunicare e di interagire con gli altri.
- Retrospettivo: valutazione della capacità del soggetto al momento in cui ha commesso il reato o l’atto giuridico, ricostruendo le circostanze, le motivazioni, le intenzioni, le emozioni, le reazioni, le conseguenze dell’azione.
- Prospettico: valutazione della capacità del soggetto al momento in cui si svolge il processo o l’atto giuridico, esaminando le sue condizioni attuali, le sue capacità residue, le sue prospettive di recupero, di miglioramento, di peggioramento, di stabilizzazione.
- La perizia psichiatrica: indagine clinica che valuta lo stato mentale del soggetto, la presenza di eventuali disturbi psichici, la loro natura, la loro gravità, la loro incidenza sulla capacità di intendere e di volere.
- La perizia psicologica: indagine psicometrica che valuta le funzioni cognitive, emotive e comportamentali del soggetto, la presenza di eventuali deficit, alterazioni, disfunzioni, la loro natura, la loro gravità, la loro incidenza sulla capacità di intendere e di volere.
- La perizia neuropsicologica: indagine neurofisiologica che valuta le funzioni cerebrali del soggetto, la presenza di eventuali lesioni, danni, anomalie, la loro natura, la loro gravità, la loro incidenza sulla capacità di intendere e di volere.
lunedì 17 novembre 2025
Come offrire supporto a un figlio con autismo: strategie efficaci
venerdì 14 novembre 2025
I prank: la nuova moda dei social che spopola tra i giovanissimi
- I prank leggeri, che consistono in piccoli scherzi o inganni, come nascondere un oggetto, fare una telefonata anonima o fingere una situazione imbarazzante. Questi prank sono generalmente accettati e tollerati, purché non siano ripetuti o eccessivi. Possono avere una funzione di gioco, di sfida o di ironia, e possono rafforzare il legame tra chi li fa e chi li riceve, se entrambi ne condividono il senso dell’umorismo.
- I prank pesanti, che implicano una violazione della privacy, della sicurezza o della dignità della vittima, come mostrare scene violente o disgustose, simulare una minaccia o un pericolo, o esporre la vittima a situazioni umilianti o offensive. Questi prank sono spesso considerati inaccettabili e intollerabili, in quanto possono causare danni fisici, psicologici o sociali. Possono avere una funzione di aggressione, di dominio o di vendetta, e possono danneggiare il rapporto tra chi li fa e chi li subisce, se quest’ultimo non ne apprezza o non ne consente il contenuto.
- I prank sociali, che coinvolgono persone estranee o ignare, come fingere di essere qualcun altro, creare situazioni bizzarre o paradossali, o provocare reazioni estreme o contrastanti. Questi prank sono spesso ambigui e controversi, in quanto possono essere interpretati come esperimenti sociali, come satire o come molestie. Possono avere una funzione di esplorazione, di critica o di provocazione, e possono generare interesse, curiosità o indignazione tra chi li guarda.
- La ricerca di divertimento, di evasione o di novità, che porta a cercare o a creare delle situazioni che rompono la routine, che stimolano l’attenzione o che suscitano l’ilarità. Questa motivazione è tipica dei prank leggeri, che hanno lo scopo di intrattenere, di rilassare o di sorprendere.
- La ricerca di potere, di controllo o di affermazione, che porta a cercare o a creare delle situazioni che dimostrano la propria superiorità, che mettono alla prova la propria abilità o che sfidano le convenzioni. Questa motivazione è tipica dei prank pesanti, che hanno lo scopo di intimidire, di impressionare o di ribellarsi.
- La ricerca di conoscenza, di comprensione o di cambiamento, che porta a cercare o a creare delle situazioni che esplorano la realtà, che analizzano il comportamento o che influenzano l’opinione. Questa motivazione è tipica dei prank sociali, che hanno lo scopo di sperimentare, di criticare o di provocare.
- Le emozioni positive, come il piacere, la gioia o la soddisfazione, che si manifestano quando il prank è percepito come divertente, gradevole o appagante. Queste emozioni sono associate a una maggiore produzione di endorfine e ossitocina, neurotrasmettitori che favoriscono il benessere e il legame sociale. Queste emozioni sono tipiche dei prank leggeri, che generano risate, allegria o gratitudine.
- Le emozioni negative, come la paura, la rabbia o la vergogna, che si manifestano quando il prank è percepito come spaventoso, fastidioso o umiliante. Queste emozioni sono associate a una maggiore produzione di adrenalina e cortisolo, ormoni che attivano lo stress e la difesa. Queste emozioni sono tipiche dei prank pesanti, che generano ansia, ostilità o depressione.
- Le emozioni miste, come la sorpresa, la curiosità o la confusione, che si manifestano quando il prank è percepito come insolito, intrigante o ambiguo. Queste emozioni sono associate a una maggiore attivazione del sistema limbico e della corteccia prefrontale, aree cerebrali che regolano l’emozione e il pensiero. Queste emozioni sono tipiche dei prank sociali, che generano stupore, interesse o perplessità.
- Non fare o non guardare dei prank che violano la legge, la morale o i diritti umani.
- Non fare o non guardare dei prank che causano danni fisici, psicologici o sociali a persone vulnerabili, come bambini, anziani o disabili.
- Non fare o non guardare dei prank che offendono, discriminano o umiliano persone per motivi di genere, etnia, religione o orientamento sessuale.
- Non fare o non guardare dei prank che inducono a comportamenti pericolosi, illegali o immorali, come la violenza, la droga o il furto.
- Non fare o non guardare dei prank che si basano su falsità, inganni o manipolazioni, come le fake news, le bufale o le truffe.
mercoledì 12 novembre 2025
Come riconoscere una bugia? I segnali dei bugiardi
- La vaghezza: il bugiardo tende a essere vago e generico, evitando di fornire dettagli specifici e verificabili, per ridurre il rischio di essere scoperto o contraddetto.
- La contraddizione: il bugiardo tende a contraddirsi, cambiando versione o opinione, per adattarsi alla situazione o alle domande, mostrando una mancanza di coerenza e di logica.
- La negazione: il bugiardo tende a negare o a minimizzare i fatti, usando espressioni come "non", "mai", "niente", "nessuno", ecc., per smentire o attenuare la sua responsabilità o colpevolezza.
- La giustificazione: il bugiardo tende a giustificare o a razionalizzare i fatti, usando espressioni come "perché", "però", "infatti", "comunque", ecc., per fornire delle spiegazioni o delle scuse che possano rendere credibile la sua bugia.
- L'emozione: il bugiardo tende a esprimere o a simulare delle emozioni, usando espressioni come "sono felice", "sono triste", "sono arrabbiato", ecc., per suscitare la simpatia o la compassione del destinatario, o per nascondere la sua ansia o il suo disagio.
- Il contatto visivo: il bugiardo tende a evitare o a mantenere eccessivamente il contatto visivo, per non mostrare la sua insicurezza o per dimostrare la sua sincerità, mostrando una mancanza di naturalezza e di spontaneità.
- Il sorriso: il bugiardo tende a sorridere in modo falso o forzato, usando solo le labbra e non gli occhi, per trasmettere una sensazione di allegria o di cordialità, mostrando una mancanza di congruenza e di genuinità.
- Il gesto: il bugiardo tende a ridurre o a aumentare i gesti, per non tradire la sua tensione o per enfatizzare la sua verità, mostrando una mancanza di armonia e di fluidità.
- La postura: il bugiardo tende a chiudere o ad aprire la postura, per proteggersi o per esporre la sua verità, mostrando una mancanza di equilibrio e di sicurezza.
- Il tocco: il bugiardo tende a toccarsi spesso il viso, il collo, la bocca, il naso, ecc., per calmare la sua ansia o per coprire la sua bugia, mostrando una mancanza di controllo e di serenità.
lunedì 10 novembre 2025
La vita sociale degli anziani: come contrastare l'isolamento e favorire le relazioni positive
- rafforzare i legami familiari: la famiglia è la prima e più importante fonte di sostegno sociale per gli anziani, offrendo affetto, comprensione, protezione, ecc. Per rafforzare i legami familiari, è importante mantenere un contatto regolare e frequente con i propri familiari, sia di persona che a distanza (telefono, videochiamata, messaggi, ecc.), esprimere i propri sentimenti e le proprie esigenze, ascoltare e rispettare quelli degli altri, condividere esperienze e ricordi, partecipare alle decisioni e alle attività familiari, ecc.
- coltivare le amicizie: gli amici sono una fonte preziosa di sostegno sociale per gli anziani. È importante mantenere un contatto regolare e frequente con i propri amici, sia di persona che a distanza, esprimere la propria gratitudine e stima, ascoltare e sostenere gli altri, condividere interessi e passioni, partecipare a iniziative ed eventi sociali, ecc.
- creare nuove relazioni: creare nuove relazioni è una sfida e un'opportunità per gli anziani, permettendo di ampliare la propria rete sociale, conoscere persone diverse, scoprire nuovi orizzonti e arricchire la propria vita. Per creare nuove relazioni, è importante essere aperti e disponibili verso gli altri, mostrare interesse e curiosità, essere gentili e cortesi, essere attivi e propositivi, sfruttare le occasioni e le opportunità di incontro, ecc.
- mantenere una mente positiva: avere un atteggiamento ottimista, fiducioso e grato verso se stessi e gli altri può migliorare l'umore, ridurre lo stress, prevenire la depressione, valorizzare le proprie risorse e quelle altrui, interpretare le situazioni in modo costruttivo e risolvere i problemi in modo creativo, ecc.
- mantenere un corpo sano: avere una buona salute fisica attraverso una dieta equilibrata, attività fisica regolare, adeguato riposo, corretta igiene personale, ecc., può migliorare l'autostima, prevenire o gestire le malattie, migliorare la funzionalità e l'autonomia, preservare le capacità cognitive, ecc.
- mantenere una mente attiva: svolgere attività mentalmente stimolanti come leggere, scrivere, giocare, imparare, risolvere problemi, ecc., può preservare e potenziare le funzioni cognitive come la memoria, l'attenzione, il linguaggio, il ragionamento, la creatività, ecc., indispensabili per comunicare e interagire con gli altri in modo efficace e soddisfacente.
Come coltivare una relazione sana
Navigare attraverso le dinamiche complesse di una storia d’amore richiede comprensione, pazienza e impegno. In questo articolo, ti daremo al...
-
Le critiche sono parte integrante della vita, sia personale che professionale. Le critiche possono essere fonte di miglioramento, di apprend...
-
Ti è mai capitato di accettare una richiesta che non volevi, solo per non deludere qualcuno, per non creare conflitti, per non sembrare scor...
-
La profezia che si autoavvera è un fenomeno psicologico e sociale che si verifica quando una previsione o una convinzione influenzano il com...




