venerdì 21 luglio 2023

Sognare troppo fa male: il fenomeno del Maladaptive Daydreaming


Trascorrere del tempo immaginando situazioni diverse per evadere dalla realtà è normale. Questa attività mentale è conosciuta come "sognare ad occhi aperti" o "daydreaming", ed è una parte comune dell'esperienza umana.
Tuttavia, in alcuni casi, questa pratica può diventare disfunzionale; si parla allora di "Maladaptive Daydreaming".
In questo articolo, esploreremo questo fenomeno, analizzandone le caratteristiche, le possibili cause e le strategie per affrontarlo.
Il Maladaptive Daydreaming è stato descritto per la prima volta nel 2002 dal ricercatore israeliano Eli Somer, che lo ha definito come un'attività di immaginazione eccessivamente vivida, complessa e spesso compulsiva, che interferisce con la vita quotidiana di un individuo. Le persone coinvolte in questa pratica possono trascorrere ore immaginando mondi interiori, personaggi e storie, spesso senza alcun controllo sulle fantasie che emergono.
Il Maladaptive Daydreaming presenta diverse caratteristiche distintive che lo differenziano da un semplice sognare ad occhi aperti occasionale:
  • Intensità e durata: le sessioni di daydreaming possono essere molto intense e prolungate nel tempo, con gli individui che possono rimanere immersi nelle loro fantasie per ore, trascurando le attività quotidiane.
  • Vividezza: le immagini mentali sono estremamente vivide e dettagliate, talvolta tanto da provocare emozioni reali. Questa caratteristica rende difficile staccarsi da questo mondo immaginato.
  • Compulsività: le persone coinvolte nel Maladaptive Daydreaming sentono una forte compulsione a continuare questa attività mentale, a discapito di altri impegni o responsabilità.
  • Disturbo dell'attenzione: il daydreaming eccessivo influenza negativamente l'attenzione e la concentrazione nelle attività quotidiane, come il lavoro, gli studi o le relazioni interpersonali.
Cause del Maladaptive Daydreaming
Le cause del Maladaptive Daydreaming non sono ancora del tutto comprese, ma alcuni fattori potrebbero contribuire a questo fenomeno:
  • Traumi o eventi stressanti: esperienze traumatiche o stressanti nella vita di un individuo potrebbero causare il Maladaptive Daydreaming come meccanismo di coping.
  • Problemi di regolazione emotiva: alcune persone potrebbero utilizzare il daydreaming eccessivo come modo per sfuggire alle emozioni sgradevoli o ad una realtà che trovano difficile affrontare.
  • Fattori neurobiologici: studi preliminari suggeriscono che alcune differenze neurobiologiche potrebbero essere coinvolte nel Maladaptive Daydreaming, ma sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno queste associazioni.
Affrontare il Maladaptive Daydreaming
Fortunatamente, ci sono alcune strategie che possono aiutare le persone a gestire questa tendenza disfunzionale:
  • Consapevolezza: riconoscere e prendere coscienza del problema è il primo passo per affrontare il Maladaptive Daydreaming. L'individuo può tenere un diario per registrare quando e perché sente il bisogno di ricorrere a questa pratica.
  • Gestione dello stress: imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, lo yoga o l'esercizio fisico, può aiutare a ridurre la necessità di evadere attraverso il daydreaming.
  • Impegnarsi in attività significative: trovare attività che suscitano interesse e soddisfazione può aiutare a ridurre il desiderio di daydreaming e a rafforzare il coinvolgimento nel mondo reale.
  • Supporto professionale: se il problema non si risolve e/o inficia la qualità della vita quotidiana è necessario consultare uno psicologo o uno psicoterapeuta, in modo da trovare un equilibrio tra il mondo interno della fantasia e la realtà.
Tutti meritiamo di vivere una vita piena e soddisfacente, non soltanto nei nostri sogni.

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