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Il ciclo della violenza: gli abusi intra-familiari

La violenza intra-familiare è un flagello sociale che non discrimina: colpisce chiunque, indipendentemente da età, sesso, orientamento sessuale, religione o estrazione sociale. Spesso nascosta dietro le mura domestiche, questa forma di abuso si manifesta attraverso dinamiche di potere e controllo esercitate da un partner sull'altro: violenza fisica, violenza sessuale, stalking e/o aggressione psicologica.
Oggi, esploreremo il famigerato "ciclo della violenza", un modello teorizzato da Lenore Walker nel 1979, che spiega come questo comportamento abusivo si sviluppi e perpetui all'interno di una relazione.

Il ciclo della violenza: la ruota del potere
Lenore Walker, dopo un approfondito studio sulle esperienze di donne maltrattate, ha identificato un modello comune di comportamenti abusivi che accomuna diverse storie di violenza. Questo modello è rappresentato dalla "ruota del potere", un ciclo di quattro fasi che si ripetono con intervalli sempre più brevi.

Fase 1 – Tensione
Il ciclo della violenza inizia con la fase della tensione, in cui la violenza non si manifesta ancora in modo diretto ma permea il clima relazionale con una crescente ostilità. Questa fase è caratterizzata da violenza verbale o psicologica, litigi sempre più frequenti e tentativi di limitare la libertà del partner, sia dal punto di vista degli spostamenti che economico. Il partner abusante può cercare di isolare la vittima da amici e familiari, rendendola sempre più vulnerabile.

Fase 2 – Attacco
Nella fase successiva, arriva l'esplosione della violenza: urla, insulti, minacce e, purtroppo, a volte anche violenza fisica. Il fattore scatenante può essere casuale, ma è spesso collegato a comportamenti del partner vittima che sono segni di autonomia psicologica ma che vengono tacciati come "cattiveria", come avere interazioni sociali indipendenti o compiere scelte personali.

Fase 3 – Pentimento
Dopo l'attacco, il maltrattante mostra rimorso. Teme di perdere la vittima e cerca di minimizzare il proprio comportamento abusivo, cercando di gettare la responsabilità sul comportamento della vittima e spesso attribuendo l'accaduto a fattori esterni, come lo stress, un passato difficile o i problemi personali. In questa fase, emergono le scuse, le dichiarazioni di pentimento e le promesse di cambiamento.

Fase 4 – La luna di miele
La quarta e ultima fase è quella della "luna di miele". Durante questo periodo, il maltrattante assume un atteggiamento premuroso e affettuoso nei confronti della vittima. Tuttavia, è importante capire che questo cambiamento è temporaneo e motivato principalmente dalla paura di essere abbandonato. Presto, il ciclo riprenderà il suo corso e si ricomincerà con la fase della tensione.

Come rompere il ciclo della violenza
Uscire da un ciclo di violenza è estremamente difficile ma fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere chi ne è vittima. È essenziale cercare aiuto e supporto.
Un primo passo cruciale è contattare il numero antiviolenza e stalking 1522, disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7 in tutto il territorio nazionale.
Gli operatori di questa linea forniranno una prima risposta alle esigenze della vittima potranno indirizzarla verso centri antiviolenza o case rifugio, dove riceveranno ulteriore sostegno e protezione.
Solo attraverso la consapevolezza e l'aiuto concreto possiamo sperare di porre fine alla piaga della violenza intra-familiare e creare un ambiente sicuro e sereno per tutti.

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