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Quando si inizia a ricordare: un'indagine sulla memoria nei bambini

La memoria è uno degli aspetti più straordinari del nostro cervello. Grazie a essa, possiamo rivivere momenti passati, imparare dagli errori e preservare le nostre esperienze più preziose. Ma quando inizia il processo di ricordo nella nostra vita? E quali sono i primi passi di questo affascinante viaggio mnemonico? In questo articolo, esploreremo le scoperte di uno studio sulla memoria nei bambini, rivelando come si forma il tesoro dei ricordi nelle prime fasi della nostra esistenza.

I processi di elaborazione mnestica nei bambini
Il nostro cervello è un intricato sistema di oltre 100 miliardi di neuroni che comunicano tra loro tramite sinapsi. Quando queste sinapsi si scambiano messaggi in modo intenso, si creano le basi per la formazione dei ricordi. I processi di elaborazione mnestica sono suddivisi in tre fasi fondamentali: codifica, ritenzione e recupero delle informazioni. Ma quali sono le prime esperienze in cui questo meccanismo inizia ad attivarsi nei bambini?

Uno studio rivelatore
Un interessante studio condotto dall'Università di Otago ha fornito preziose risposte su quando inizia il processo di ricordo nei bambini. Secondo la ricerca, i piccoli iniziano a formare i loro primi ricordi già attorno al secondo anno di età.
Per verificare questa ipotesi, sono stati selezionati 46 bambini tra i 27 e i 51 mesi, ai quali è stato dato un gioco a incastri e composizioni. Questi bambini hanno utilizzato il gioco per due giorni consecutivi. Al terzo giorno, sono stati invitati a descrivere il gioco e a raccontare l'esperienza ai propri genitori. Per rendere ancora più speciale l'esperimento, è stata consegnata a ciascun bambino una medaglia, diventata un segno distintivo per le fasi successive dell'indagine.

Il vero potere dei ricordi
Dopo sei anni, i ricercatori hanno richiamato i bambini per un colloquio e un confronto sulle loro memorie. È emerso che la maggior parte di loro ha ricordato l'evento della medaglia in modo sorprendente. Ma cosa ha influenzato la loro capacità di ricordo? Il fattore chiave è stato identificato nel fatto che quei bambini che avevano descritto e raccontato il gioco ai propri genitori avevano maggiori probabilità di ricordare l'evento anche dopo così tanto tempo.

La ricchezza dei ricordi dell'infanzia
Sebbene i bambini inizino a formare i primi ricordi attorno al secondo anno di vita, la loro memoria, soprattutto all'inizio, potrebbe non essere del tutto veritiera. Uno studio pubblicato sulla rivista Psychological Science ha rivelato che i ricordi dell'infanzia spesso sono un mix tra ciò che veramente si ricorda e ciò che ci viene raccontato. Questo perché il cervello dei bambini, in particolare nei primi anni di vita, è altamente suscettibile alle influenze esterne, come le narrazioni dei genitori o le fotografie. Di conseguenza, quando chiediamo a un bambino di descrivere un ricordo, spesso ciò che viene evocato è una rappresentazione mentale composta da frammenti diversi, piuttosto che un'autentica testimonianza di un evento vissuto in modo soggettivo.

Il viaggio nella formazione dei ricordi è un aspetto affascinante e cruciale delle prime fasi della vita. Gli studi hanno dimostrato che i bambini iniziano a formare i primi ricordi attorno al secondo anno di età, ma la loro memoria potrebbe non essere del tutto veritiera a causa delle influenze esterne. Solo intorno ai 6-7 anni, con la maturazione neurologica, i ricordi diventano più veritieri e soggettivi.

Preservare e condividere i ricordi dell'infanzia è un modo prezioso per mantenere vive le esperienze e creare legami significativi con il nostro passato. I ricordi ci accompagnano nel nostro cammino di crescita e ci permettono di apprezzare il valore delle esperienze vissute, trasformandole in un tesoro prezioso che ci accompagnerà per tutta la vita.

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