martedì 21 novembre 2023

L'Effetto Clever Hans: quando l'apparenza inganna la mente

Negli inizi del XX secolo, un insolito fenomeno catturò l'attenzione del pubblico e degli studiosi di tutto il mondo. Un cavallo tedesco, noto con il nome di "Hans l'Intelligente", divenne rapidamente una celebrità grazie alle sue straordinarie capacità intellettuali. Hans, davanti a folle di persone entusiaste, sembrava eseguire complessi calcoli matematici, leggere l'ora da un orologio, contare oggetti e risolvere altri enigmi apparentemente impossibili. Ad esempio, se gli veniva chiesto: "Se da un numero che ho in mente sottraggo 9 e ottengo 3, a che numero sto pensando?", Hans batteva il suo zoccolo 12 volte, lasciando tutti a bocca aperta. Incredibile, vero?
Non solo. Questo straordinario equino sembrava persino "leggere" il tedesco. Con una serie di cartelli contenenti parole scritte sopra, Hans poteva avvicinare il muso a quello con la parola richiesta dal suo padrone. Il mondo era affascinato da questa dimostrazione di intelligenza animale, e persino alcuni educatori avevano concluso che Hans aveva un'intelligenza comparabile a quella di un ragazzino di 13 o 14 anni.
L'enigma di Hans l'Intelligente rimase irrisolto per un po', fino a quando non intervenne lo psicologo Oskar Pfungst. Egli si rese conto di un dettaglio fondamentale: Hans rispondeva correttamente solo quando poteva vedere chi gli faceva le domande, e solo se questa persona conosceva le risposte. In pratica, Hans non aveva alcuna abilità speciale nel conteggio, nella lettura o nella matematica. Invece, era un maestro nell'osservare e interpretare le microespressioni e le reazioni delle persone che aveva di fronte. Ad esempio, se la risposta giusta era 12, Hans si rendeva conto che dopo aver battuto lo zoccolo 12 volte, le persone raggiungevano l'apice dell'eccitazione e smetteva di battere perché sapeva di aver colpito nel segno.
Questo fenomeno, noto come "effetto Clever Hans", ha dato il via a una nuova comprensione delle capacità cognitive degli animali e delle insidie dell'interpretazione umana dei comportamenti animali. L'effetto Clever Hans mette in luce come le aspettative umane, le reazioni involontarie e le suggestioni inconsce possano influenzare in modo significativo il comportamento degli animali.
L'importanza di questo episodio va oltre l'aneddotica. Ci insegna che le nostre aspettative e convinzioni possono influenzare ciò che vediamo. In definitiva, ci ricorda che la mente umana è un terreno fertile per molte illusioni, e solo attraverso l'osservazione attenta e la ricerca basata su prove possiamo svelare la verità nascosta dietro l'apparenza.

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