venerdì 22 marzo 2024

Come prendere decisioni senza farsi influenzare da sé stessi

Prendere decisioni difficili è una sfida che tutti noi affrontiamo nella vita. Che si tratti di scegliere un lavoro, una casa, un partner o una vacanza, vorremmo sempre fare la scelta migliore per noi e per i nostri cari. Tuttavia, spesso non siamo consapevoli di come il nostro processo decisionale possa essere influenzato da degli errori di ragionamento chiamati bias mentali.
I bias mentali sono delle distorsioni cognitive che ci portano a interpretare la realtà in modo non oggettivo, basandoci su pregiudizi, emozioni, aspettative o convinzioni personali. Questi bias possono interferire con la nostra capacità di valutare le informazioni in modo critico e razionale, portandoci a commettere errori o a perdere opportunità.
In questo articolo vedremo quali sono i principali bias mentali che possono influenzare le nostre decisioni difficili e come possiamo limitarne l’impatto usando delle strategie efficaci.

I principali bias mentali che influenzano le decisioni
Esistono molti tipi di bias mentali, ma qui ne elencheremo solo alcuni tra i più comuni e rilevanti per le decisioni difficili.
  • Bias della conferma: è la tendenza a cercare, interpretare e ricordare le informazioni in modo da confermare le nostre convinzioni o aspettative preesistenti, ignorando o minimizzando quelle che le contraddicono. Ad esempio, se crediamo che una determinata persona sia onesta, tenderemo a notare solo i suoi comportamenti positivi e a trascurare quelli negativi, anche se questi potrebbero essere più frequenti o gravi.
  • Bias dell’ancoraggio: è la tendenza a basare le nostre decisioni su un punto di riferimento iniziale, anche se questo punto di riferimento potrebbe non essere pertinente o accurato. Ad esempio, se vogliamo comprare una macchina e il venditore ci dice che il prezzo di listino è di 30.000 euro, ma ci fa uno sconto di 5.000 euro, potremmo pensare di aver fatto un affare, anche se il prezzo reale della macchina è inferiore a 25.000 euro.
  • Bias dell’autorità: è la tendenza a fidarci di persone o fonti che appaiono autorevoli o competenti, anche se queste potrebbero non essere affidabili o imparziali. Ad esempio, se un medico ci consiglia un certo farmaco, potremmo accettare il suo parere senza verificare le sue credenziali, le sue motivazioni o le possibili alternative.
  • Bias dell’effetto contrasto: è la tendenza a percepire le cose in modo diverso a seconda di ciò che le precede o le segue. Ad esempio, se proviamo due magliette, una di colore rosso e una di colore blu, potremmo preferire la maglietta blu perché ci sembra più bella in contrasto con la maglietta rossa, anche se in realtà non ci piace il blu.
  • Bias della perdita: è la tendenza a valutare le perdite più delle guadagni, anche se questi sono equivalenti. Ad esempio, se abbiamo investito 100 euro in un’azione e questa sale a 120 euro, potremmo essere tentati di vendere per incassare il profitto, ma se l’azione scende a 80 euro, potremmo essere restii a vendere per evitare la perdita, anche se il rischio di ulteriori perdite è alto.
Come limitare l’impatto dei bias mentali sulle decisioni
I bias mentali sono difficili da eliminare completamente, perché fanno parte del nostro modo di pensare e di agire. Tuttavia, possiamo cercare di ridurne l’influenza usando delle strategie che ci aiutano a essere più consapevoli e razionali. Ecco alcune di queste strategie:
  • Prendere consapevolezza dei bias mentali: il primo passo per limitare l’impatto dei bias mentali è riconoscerli e ammetterli. Possiamo informarci sui vari tipi di bias mentali e sui loro effetti, e cercare di identificarli nelle nostre decisioni passate e presenti. Possiamo anche chiedere il feedback di altre persone che potrebbero avere una visione più oggettiva o diversa dalla nostra.
  • Prendere tempo per riflettere: spesso le decisioni difficili richiedono tempo e attenzione, e non possono essere prese in modo impulsivo o emotivo. Possiamo cercare di evitare le situazioni di stress o di pressione che potrebbero indurci a fare scelte affrettate o sbagliate. Possiamo anche prendere delle pause per distanziarci dal problema e riprendere la riflessione con una mente più fresca e lucida.
  • Valutare attentamente le informazioni: prima di prendere una decisione, dobbiamo cercare di raccogliere e analizzare le informazioni più rilevanti e affidabili possibili. Possiamo usare fonti diverse e verificabili, confrontare i dati e le opinioni, e cercare di essere critici e imparziali. Possiamo anche usare dei criteri oggettivi per valutare le opzioni, come dei pro e contro, dei pesi e delle misure, o dei punteggi e delle classifiche.
  • Cercare il parere di altre persone: una delle migliori strategie per limitare l’impatto dei bias mentali è chiedere il consiglio o il supporto di altre persone che possano avere una prospettiva diversa o complementare alla nostra. Possiamo cercare persone che abbiano competenze, esperienze o interessi diversi dai nostri, e che siano disposte a darci un feedback onesto e costruttivo. Possiamo anche usare dei metodi di decisione collettiva, come il brainstorming, il voto o la discussione.
I bias mentali sono degli errori di ragionamento che possono influenzare le nostre decisioni in modo inconscio e fuorviante. Per prendere decisioni migliori, dobbiamo essere consapevoli di questi bias e usare delle strategie per limitarne l’impatto. Usando queste strategie, possiamo aumentare le nostre possibilità di fare scelte più razionali e soddisfacenti.

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