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Gli effetti negativi dei prank sui social media

I prank sono scherzi che vengono fatti su Internet, spesso tramite video, con lo scopo di divertire, sorprendere o provocare una reazione in chi li guarda o li subisce. Alcuni prank sono innocui e simpatici, ma altri possono essere molto pesanti e crudeli, mettendo a rischio la sicurezza, la dignità o la salute mentale delle vittime. Inoltre, alcuni prank possono spingere i ragazzi all’emulazione, inducendoli a ripetere gli stessi scherzi o a superarli in crudeltà, senza rendersi conto delle possibili conseguenze.
Quali sono gli effetti negativi dei prank sui social media? Vediamone alcuni:
  • Depressione e ansia: chi subisce un prank pesante può sentirsi umiliato, offeso, tradito o minacciato, provando sentimenti di tristezza, rabbia, paura o vergogna. Queste emozioni negative possono influire sul benessere psicologico della persona, causando stress, ansia o depressione. Anche chi guarda i prank può essere influenzato negativamente, soprattutto se si identifica con la vittima o se prova senso di colpa per aver riso di una situazione crudele.
  • Cyberbullismo: alcuni prank possono essere considerati forme di cyberbullismo, cioè di aggressione online verso una persona o un gruppo, con l’intento di danneggiarli o isolarli. Il cyberbullismo può avere effetti devastanti sulla salute mentale delle vittime, come bassa autostima, isolamento sociale, disturbi del sonno, disturbi alimentari, pensieri suicidi o tentativi di suicidio.
  • FOMO (paura di perdersi): alcuni prank possono generare la sensazione di FOMO, cioè la paura di perdersi qualcosa di importante o divertente che sta succedendo online. La FOMO può portare a una dipendenza dai social media, a una perdita di contatto con la realtà, a una riduzione della capacità di concentrazione e a una diminuzione della soddisfazione personale.
  • Aspettative irrealistiche: alcuni prank possono creare aspettative irrealistiche su ciò che è normale o desiderabile nella vita reale, come il successo, la bellezza, la ricchezza, l’amore o l’amicizia. Queste aspettative possono generare frustrazione, insoddisfazione, invidia o gelosia, compromettendo la felicità e l’autenticità delle persone.
  • Immagine corporea negativa: alcuni prank possono influenzare negativamente l’immagine corporea delle persone, cioè il modo in cui si percepiscono e si valutano fisicamente. Questo può accadere quando i prank si basano su stereotipi, pregiudizi, discriminazioni o body shaming, cioè la derisione o la critica del corpo altrui. L’immagine corporea negativa può portare a problemi di autostima, di relazione, di alimentazione o di salute.
  • Modelli di sonno malsani: alcuni prank possono alterare i modelli di sonno delle persone, sia perché le tengono sveglie fino a tarda ora per seguire le novità online, sia perché le disturbano con rumori, luci o movimenti. Il sonno è fondamentale per il benessere fisico e mentale delle persone, e la sua carenza può causare stanchezza, irritabilità, difficoltà di apprendimento, problemi di memoria, problemi di salute o problemi di sicurezza.
  • Dipendenza generale: alcuni prank possono creare una dipendenza generale dai social media, cioè una necessità compulsiva di usarli, di controllarli o di condividerli. La dipendenza dai social media può avere effetti negativi sulla salute mentale, come ansia, depressione, isolamento, insonnia, perdita di interesse o perdita di senso.
Come si può evitare o contrastare gli effetti negativi dei prank sui social media? Ecco alcuni consigli:
  • Usare i social media con moderazione e consapevolezza: limitare il tempo e la frequenza di utilizzo dei social media, scegliere con cura i contenuti da seguire o da condividere, riflettere sulle motivazioni e sulle emozioni che si provano usando i social media, distinguere tra realtà e finzione, tra informazione e manipolazione, tra divertimento e crudeltà.
  • Proteggere la propria privacy e la propria sicurezza: impostare le opzioni di privacy e di sicurezza dei propri profili e dei propri dispositivi, non condividere informazioni personali, sensibili o compromettenti, non accettare richieste di amicizia o di contatto da sconosciuti, non aprire link o file sospetti, non partecipare a sfide o a giochi pericolosi o illegali.
  • Rispettare se stessi e gli altri: non fare o non subire prank che possano offendere, umiliare, ferire o danneggiare se stessi o gli altri, non diffondere o non credere a falsità, a calunnie o a diffamazioni, non alimentare o non tollerare il cyberbullismo, il body shaming o altre forme di violenza online, denunciare o segnalare i comportamenti illeciti o inappropriati.
  • Cercare il supporto di persone fidate: parlare con amici, familiari, insegnanti o professionisti dei propri problemi, delle proprie paure, delle proprie emozioni, chiedere aiuto o consiglio quando si è vittime o testimoni di prank pesanti o di cyberbullismo, offrire sostegno o solidarietà a chi ne ha bisogno, condividere esperienze positive o negative sui social media.
  • Coltivare interessi e attività offline: dedicare tempo e attenzione a hobby, sport, arte, musica, lettura, studio, lavoro, volontariato, viaggi, natura, animali, relazioni reali, benessere fisico e mentale, sviluppo personale e spirituale, valori e ideali.
I prank sui social media possono essere divertenti e innocui, ma possono anche essere dannosi e pericolosi. Dipende da noi usare i social media in modo responsabile e rispettoso, per il nostro bene e per quello degli altri.

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