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Hai avuto un incidente? Ecco come affrontare il trauma

Un incidente rappresenta un evento stressante e imprevedibile, capace di generare conseguenze sia fisiche che psicologiche. Oltre al dolore e alle limitazioni funzionali, può scatenare un trauma psicologico, manifestatosi attraverso reazioni emotive intense e persistenti che compromettono il benessere e la qualità di vita dell'individuo come ansia, paura, rabbia, tristezza, senso di colpa, vergogna ma anche isolamento, rimuginazione, incubi, flash-back, evitamento, iperviglianza ecc.
Il trauma psicologico, tuttavia, non è inevitabile né irreversibile; può essere affrontato e superato con l'assistenza di uno psicologo e una rete di sostegno. Questo articolo propone strategie e consigli per la riabilitazione emotiva dopo un infortunio, basandosi su evidenze scientifiche e buone pratiche cliniche.
Il primo passo verso la riabilitazione emotiva consiste nel riconoscere e accettare le proprie emozioni senza negarle, reprimerle o giudicarle. Le emozioni, reazioni naturali e adattive, svolgono una funzione di segnalazione e motivazione. Esse non sono né buone né cattive, ma dipendono dal significato attribuito all'evento e dal contesto in cui si verificano. Per riconoscere e accettare le emozioni, sono utili tecniche come:
• consapevolezza emotiva: prestare attenzione alle sensazioni fisiche, ai pensieri, ai comportamenti e alle espressioni che indicano le emozioni. Questo aiuta a identificare, nominare e comprendere le emozioni senza esserne sopraffatti.
• respirazione diaframmatica: praticare respirazioni profonde e lente, coinvolgendo il diaframma, per calmare il sistema nervoso, ridurre lo stress, rilassare i muscoli e favorire il benessere fisico e psicologico.
• meditazione: focalizzare l'attenzione su un oggetto, un suono, un'immagine, un'emozione o un pensiero in modo consapevole e non giudicante. La meditazione sviluppa la capacità di osservare e accettare le emozioni senza reagire impulsivamente.
Il secondo passo consiste nell'esprimere e condividere le emozioni senza reprimerle, isolarsi o sfogarle in modo inappropriato. Le emozioni sono reazioni sociali e comunicative, con una funzione di relazione e appartenenza. Esse possono essere espresse e condivise, ma non imposte o nascoste. Per fare ciò, si possono utilizzare tecniche come:
• scrittura espressiva: scrivere liberamente e spontaneamente su emozioni, pensieri, esperienze e sensazioni senza preoccuparsi della forma. Questo aiuta a elaborare e dare un senso al proprio vissuto, liberando dalle tensioni e dalle emozioni negative.
• dialogo empatico: parlare con una persona di fiducia che sappia ascoltare, capire, rispettare e sostenere le emozioni senza giudicare. Questo aiuta a sentirsi accettati e compresi, condividere le difficoltà e le risorse, ricevere e dare feedback, costruire relazioni positive.
• espressione artistica: utilizzare forme d'arte come musica, disegno, pittura, scultura, fotografia, teatro, danza, poesia per esprimere emozioni in modo simbolico e creativo. Questo aiuta a canalizzare e trasformare emozioni, scoprire e valorizzare abilità e talenti, comunicare e condividere messaggi.
Il terzo passo è affrontare e superare le emozioni senza evitarle, subirle o rinforzarle. Le emozioni hanno una funzione di orientamento e azione e possono essere affrontate e superate senza esserne sopraffatti. Per farlo, sono utili tecniche come:
• ristrutturazione cognitiva: modificare pensieri, credenze e interpretazioni alla base delle emozioni usando criteri di razionalità, realtà e utilità. Questo aiuta a ridurre distorsioni cognitive, errori di pensiero che generano emozioni negative.
• risoluzione dei problemi: identificare, analizzare, valutare e attuare soluzioni efficaci ai problemi che causano o mantengono le emozioni. Questo aiuta a gestire situazioni stressanti, prevenire o ridurre conseguenze negative, raggiungere obiettivi desiderati e migliorare autoefficacia e controllo.
• esposizione graduale: affrontare progressivamente e volontariamente situazioni, oggetti, persone o ricordi che provocano emozioni, in modo sicuro e controllato. Questo aiuta a ridurre la paura, l'ansia, il disgusto o la rabbia, desensibilizzare ed estinguere reazioni emotive, modificare associazioni negative e incrementare la tolleranza.

La riabilitazione emotiva richiede tempo, impegno e motivazione, ma può portare a benefici significativi per il benessere e la qualità di vita della persona.

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