Un attacco di panico è una sensazione improvvisa e intensa di paura, ansia o terrore, accompagnata da sintomi fisici come palpitazioni, sudorazione, tremori, difficoltà respiratorie, nausea, vertigini, formicolii o sensazione di svenimento. Un attacco di panico può durare da pochi minuti a mezz’ora, e può verificarsi in qualsiasi situazione, anche durante il sonno.
Chi ha vissuto un attacco di panico sa quanto possa essere spaventoso e angosciante, e quanto possa influenzare negativamente la qualità della vita. Molte persone che hanno avuto un attacco di panico sviluppano una paura di averne un altro, e iniziano a evitare le situazioni che potrebbero scatenarlo, come luoghi affollati, mezzi di trasporto, attività fisiche o situazioni stressanti. Questa paura di avere un attacco di panico si chiama ansia anticipatoria, ed è una forma di ansia generalizzata che può portare a limitare le proprie attività, i propri interessi e i propri rapporti sociali.
Come superare la paura di avere un attacco di panico
La paura di avere un attacco di panico non è una condanna a vita, ma una sfida che si può affrontare e superare con l’aiuto di strategie adeguate e di un supporto professionale. Alcune delle strategie che si possono adottare per ridurre la paura di avere un attacco di panico sono:
Informarsi: conoscere le cause, i sintomi, i meccanismi e i trattamenti degli attacchi di panico può aiutare a demistificare e a normalizzare questa esperienza, e a ridurre la paura di affrontarla. Si può cercare informazioni affidabili su libri, riviste, siti web o blog di psicologia, o chiedere chiarimenti al proprio medico o psicologo.
Riconoscere e sfidare i pensieri catastrofici: quando si avverte una sensazione fisica sgradevole o si immagina una situazione ansiogena, si può provare a identificare i pensieri negativi che la accompagnano, e a metterli in discussione con domande come: “Quali sono le prove che supportano questo pensiero?”, “Quali sono le alternative possibili a questo pensiero?”, “Qual è la probabilità che questo pensiero si avveri?”, “Qual è il peggio che può succedere se questo pensiero si avvera?”, “Come posso affrontare il peggio che può succedere?”. Questo esercizio può aiutare a ridimensionare e a razionalizzare i pensieri catastrofici, e a sostituirli con pensieri più realistici e positivi.
Praticare tecniche di rilassamento e respirazione: quando si sente salire l’ansia o si prevede di entrare in una situazione potenzialmente ansiogena, si può provare a calmare il proprio corpo e la propria mente con tecniche di rilassamento muscolare, respirazione diaframmatica, meditazione, yoga o altre pratiche che favoriscono il benessere psicofisico. Queste tecniche possono aiutare a ridurre i sintomi fisici dell’ansia, a regolare il battito cardiaco, la pressione sanguigna e il flusso di ossigeno, e a promuovere uno stato di tranquillità e di consapevolezza.
Esporsi gradualmente alle situazioni temute: evitare le situazioni che potrebbero scatenare un attacco di panico può sembrare una soluzione efficace, ma in realtà rinforza la paura e limita la propria libertà. Per superare la paura di avere un attacco di panico, è necessario affrontare le situazioni temute, ma in modo graduale e controllato, partendo da quelle meno ansiogene a quelle più ansiogene, e seguendo un piano prestabilito con il proprio psicologo. L’esposizione graduale permette di abituarsi alle sensazioni fisiche e alle situazioni ansiogene, di verificare che non sono pericolose o insopportabili, e di aumentare la propria sicurezza e il proprio autocontrollo.
Cercare un supporto professionale: se la paura di avere un attacco di panico è eccessiva, persistente, invalidante o interferisce con la propria vita quotidiana, è importante rivolgersi a un professionista qualificato, come un medico o uno psicologo, che possa valutare la situazione, escludere eventuali cause organiche, diagnosticare la presenza di un disturbo di panico o di altri disturbi d’ansia, e proporre un trattamento adeguato. Il trattamento più efficace per la paura di avere un attacco di panico è la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), un approccio psicologico che mira a modificare i pensieri, i comportamenti e le emozioni che alimentano la paura, e a insegnare al paziente delle strategie per gestire l’ansia e prevenire gli attacchi di panico. In alcuni casi, il trattamento può essere integrato con una terapia farmacologica, che può aiutare a ridurre i sintomi fisici dell’ansia e a facilitare il processo terapeutico.
La paura di avere un attacco di panico è una reazione comprensibile e umana di fronte a una esperienza spaventosa, ma non è una condizione irrimediabile o insormontabile. Con le giuste informazioni, le giuste strategie e il giusto supporto, si può superare.
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