Cosa sono le generazioni
Secondo la definizione del sociologo Norman Ryder, una generazione è l’insieme degli individui che nascono e crescono in uno stesso periodo, sperimentando le stesse influenze culturali, sociali, politiche ed economiche, e vivendo gli stessi eventi storici che lasciano un’impronta sui loro modi di sentire, pensare e agire.
Non esiste una netta linea di demarcazione tra l’inizio e la fine di una generazione, ma piuttosto una variazione di 5-10 anni che segna la fine di una e l’inizio dell’altra. Tuttavia, suddividere le generazioni è un’operazione complessa e un po’ artificiale. Non basta l’età anagrafica per appartenere inequivocabilmente a una determinata generazione. Le esperienze condivise dalla collettività attraverso determinati eventi sociali-storici influenzano l’intera popolazione in modi differenti, indipendentemente dalla generazione di appartenenza.
Le generazioni a confronto
Per comprendere davvero il concetto, è necessario fare una descrizione di queste 8 generazioni a confronto. Se le prime 4 sono state definite con un specifico aggettivo, le seconde 4 seguono la logica della sequenza alfabetica (X, Y, Z, A).
1. Generazione Perduta (1883-1900)
Questa generazione include coloro che erano poco più che adolescenti quando andarono a combattere sul fronte della Prima Guerra Mondiale. Questa esperienza li ha segnati profondamente, lasciandoli con un senso di smarrimento, disillusione e trauma che li avrebbe accompagnati per sempre. Anche coloro che sopravvissero alla guerra ne uscirono cambiati, avendo perso una parte di sé stessi nel conflitto.
2. Greatest Generation (1901-1927)
Questa generazione include gli americani che vissero durante la Grande Depressione e combatterono nella Seconda Guerra Mondiale. Caratterizzata da un forte senso di dovere, patriottismo, resilienza e solidarietà, hanno combattuto per la libertà e la democrazia, affrontando e superando molte sfide e sacrifici. Questa generazione è considerata un esempio di determinazione, sacrificio e altruismo che continua ad ispirare ancora oggi.
3. Generazione Silenziosa (1928-1945)
Questa generazione ha contribuito al progresso economico e alla stabilizzazione che è seguita al conflitto. È stata ribattezzata Silenziosa perché, a differenza delle generazioni precedenti e successive, non è stata associata a movimenti di cambiamento sociale massivi o rivoluzionari. Hanno vissuto l’ascesa dell’industria automobilistica e l’inizio dell’era della televisione, sperimentando i primi sviluppi tecnologici, compreso l’avvento dei primissimi computer.
4. Baby Boomers (1946-1963)
I Baby Boomers, nati nel periodo del secondo dopoguerra, rappresentano una delle generazioni più numerose nella storia recente. Hanno vissuto un periodo di prosperità economica e assistito alla nascita di importanti movimenti sociali come il movimento per la pace e il movimento ambientalista. Hanno sperimentato eventi storici significativi, tra cui la guerra del Vietnam, il movimento per i diritti civili e l’ascesa della televisione come mezzo di comunicazione dominante. Nonostante le numerose conquiste, i Baby Boomers sono spesso visti come una generazione chiusa ai nuovi approcci e indifferente nei confronti del futuro delle giovani generazioni.
5. Generazione X (1964-1980)
La Generazione X, la prima a essere associata a una lettera, è conosciuta per la sua mancanza di un’identità sociale e culturale definita. Cresciuta all’ombra dei Baby Boomers, ha vissuto un periodo di cambiamenti sociali e politici significativi, tra cui le proteste del 1968, la crisi energetica degli anni '70 e l’aumento della consapevolezza ecologica. Hanno anche assistito alla rivoluzione tecnologica, compreso lo sviluppo dei primi personal computer e cellulari. Nonostante le sfide, la Generazione X è vista come una generazione orientata all’efficienza e all’indipendenza, con un forte desiderio di equilibrio tra la vita professionale e privata.
6. Millennials o Generazione Y (1981-1996)
I Millennials, noti anche come Generazione Y, hanno vissuto l’arrivo del nuovo millennio. Cresciuti in un’era caratterizzata dalla rapida avanzata della tecnologia digitale, con l’avvento di Internet, l’espansione dei social media e l’uso diffuso di dispositivi mobili, questa connettività globale ha permesso ai Millennials di avere una maggiore consapevolezza delle questioni globali, come il cambiamento climatico, e di esprimere un forte senso di attivismo sociale e consapevolezza ambientale.
7. Generazione Z o Centennials (1997-2010)
La Generazione Z, nota anche come Centennials, è una generazione totalmente cresciuta immersa nelle tecnologie digitali. Vivono in un mondo caratterizzato dalla connettività globale e dalla diffusione ubiquitaria di dispositivi e piattaforme digitali. I membri della Generazione Z sono più che mai nativi digitali. Dimostrano un grande interesse per le questioni sociali e politiche, e spesso utilizzano i social per esprimere opinioni e partecipare a movimenti di attivismo. Apprezzano la personalizzazione e hanno una maggiore attenzione alla diversità e all’inclusività. Sono inoltre sensibili alle questioni ambientali e mostrano una maggiore consapevolezza riguardo alla sostenibilità.
8. Generazione Alpha o Screenagers (2011-oggi)
La Generazione Alpha, o Screenagers, è la prima generazione nata interamente nel nuovo millennio. Questi individui sono cresciuti in un ambiente dominato da tablet, smartphone e altre tecnologie digitali, che sono diventate una parte integrante della loro vita quotidiana. Vivendo in un mondo sempre più connesso globalmente, la Generazione Alpha sarà esposta a metodi di apprendimento digitali sin dalla prima infanzia. L’Intelligenza Artificiale e la robotica potrebbero influenzare la loro percezione del lavoro e dell’uso dei mezzi di comunicazione. Vivranno sulla propria pelle i grandi temi del cambiamento climatico e tecnologico, come l’arrivo delle macchine elettriche. Un controverso studio del 2021 ha descritto la Generazione Alpha come una generazione iperprotetta, con difficoltà a relazionarsi, linguisticamente deficitaria e stressata. Tuttavia, alcuni ritengono che questi risultati siano troppo generalizzanti, pur riconoscendo che descrivono importanti aspetti sui quali sarà necessario intervenire. La Generazione Alpha sta vivendo in un mondo sempre più nuovo anche per le generazioni precedenti, che non hanno un’esperienza da poter insegnare. Il detto “ai miei tempi” non vale più, perché “quei tempi” sono radicalmente diversi dall’oggi. In questa nuova normalità che fonde reale e virtuale, per evitare ogni divario culturale, i genitori dovranno ascoltare i propri figli per comprendere il loro mondo. Non si tratterà di uno scontro, ma di un nuovo incontro.
La diversità generazionale dovrebbe essere vista come una risorsa preziosa per la crescita e l’evoluzione della società, piuttosto che come un ostacolo.
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