venerdì 16 febbraio 2024

La mentalizzazione nel disturbo borderline di personalità: cos'è e come favorirla

La mentalizzazione è la capacità di comprendere e interpretare il comportamento proprio e altrui in termini di stati mentali, come pensieri, sentimenti, desideri, intenzioni, motivazioni, ecc. La mentalizzazione è una funzione cognitiva e affettiva che si sviluppa nell'infanzia, grazie alla relazione di attaccamento con i caregiver, che offrono al bambino un rispecchiamento contingente e accurato delle sue esperienze emotive. La mentalizzazione è fondamentale per la regolazione delle emozioni, la costruzione dell'identità, la formazione delle relazioni interpersonali e la gestione dei conflitti.
Il disturbo borderline di personalità è un disturbo mentale caratterizzato da un'instabilità emotiva, relazionale, comportamentale e identitaria, che causa un forte impatto negativo sulla qualità della vita, sul funzionamento sociale, lavorativo e accademico, e sul benessere psicologico delle persone affette.
Le persone con disturbo borderline di personalità presentano una compromissione della capacità di mentalizzare, soprattutto nelle situazioni di stress emotivo, che attivano il sistema di attaccamento. In queste situazioni, le persone con disturbo borderline di personalità tendono a perdere la mentalizzazione, passando da una modalità riflessiva e integrata a una modalità pre-riflessiva e frammentata, che si manifesta in due modi opposti: l'ipermentalizzazione e l'ipomentalizzazione.
L'ipermentalizzazione è una modalità di mentalizzazione eccessiva, rigida e distorta, che porta a interpretare il comportamento altrui in modo complesso, astratto e sovraddeterminato, senza tener conto delle evidenze concrete e del contesto. L'ipermentalizzazione si basa su teorie mentali precoci, spesso negative e svalutanti, che non vengono aggiornate o modificate in base alle esperienze successive. L'ipermentalizzazione genera una visione paranoica e persecutoria degli altri, che vengono percepiti come intenzionalmente ostili, ingannevoli o manipolativi³.
L'ipomentalizzazione è una modalità di mentalizzazione scarsa, concreta e semplificata, che porta a ignorare o negare il comportamento altrui in termini di stati mentali, riducendolo a fattori esterni, fisici o situazionali. L'ipomentalizzazione si basa su una mancanza di curiosità e di interesse verso la mente propria e altrui, che non viene esplorata o interrogata. L'ipomentalizzazione genera una visione superficiale e disincarnata degli altri, che vengono percepiti come oggetti, ruoli o stereotipi, senza una vita mentale propria.
La terapia basata sulla mentalizzazione è un approccio psicoterapeutico che mira a migliorare la capacità di mentalizzare delle persone con disturbo borderline di personalità, aiutandole a sviluppare una modalità di mentalizzazione equilibrata, flessibile e adeguata al contesto. La terapia basata sulla mentalizzazione si basa su alcuni principi fondamentali, tra cui:

  • Il focus sulla mentalizzazione: il terapeuta si concentra sulla mente del paziente, cercando di comprenderne e di rifletterne gli stati mentali, e di stimolarne la curiosità e l'interesse verso la mente propria e altrui.
  • Il mantenimento della mentalizzazione: il terapeuta cerca di prevenire o di ripristinare la perdita di mentalizzazione, identificando e gestendo le situazioni di stress emotivo, che possono attivare le modalità di ipermentalizzazione o ipomentalizzazione.
  • Il confronto tra le diverse prospettive: il terapeuta cerca di favorire la comprensione e l'accettazione delle diverse prospettive, proprie e altrui, senza imporre la propria verità o giudicare quella altrui, ma cercando di trovare un punto di incontro o di differenza.
  • Il rafforzamento del sé e delle relazioni: il terapeuta cerca di sostenere lo sviluppo di un senso di identità e di coerenza del paziente, valorizzando le sue risorse e le sue competenze, e di promuovere la formazione di relazioni stabili e sicure, basate sulla fiducia e sul rispetto.
La terapia basata sulla mentalizzazione ha dimostrato di avere numerosi benefici, tra cui:
  • Ridurre i sintomi del disturbo borderline di personalità, come l'ansia, la depressione, l'impulsività, l'autolesionismo, la suicidalità, ecc.
  • Migliorare il funzionamento globale e la qualità della vita, aumentando l'autonomia, la responsabilità, la produttività e la soddisfazione.
  • Migliorare le relazioni interpersonali, riducendo i conflitti, le rotture, gli abusi e le dipendenze, e aumentando la comunicazione, la cooperazione, l'affetto e il supporto.
  • Migliorare la regolazione emotiva, riducendo l'intensità, la durata e la frequenza delle emozioni negative, e aumentando la capacità di identificare, esprimere, gestire e tollerare le emozioni.
  • Migliorare la mentalizzazione, riducendo le modalità di ipermentalizzazione e ipomentalizzazione, e aumentando la capacità di comprendere e interpretare il comportamento proprio e altrui in termini di stati mentali.
La terapia basata sulla mentalizzazione ha dimostrato di avere numerosi benefici, riducendo i sintomi del disturbo borderline di personalità, migliorando il funzionamento globale e la qualità della vita.

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