sabato 17 febbraio 2024

Il ruolo dell’attaccamento nella formazione della personalità e delle relazioni

L’attaccamento è il legame affettivo che si instaura tra il bambino e le sue figure di riferimento, come i genitori, i fratelli, i nonni, gli educatori. L’attaccamento ha una funzione biologica e psicologica, in quanto protegge il bambino dai pericoli, lo aiuta a regolare le sue emozioni, lo sostiene nella sua crescita e nello sviluppo delle sue competenze.
La qualità dell’attaccamento dipende dalla capacità delle figure di riferimento di rispondere in modo sensibile, coerente e affidabile ai bisogni e alle richieste del bambino, specialmente nei momenti di stress, di paura, di dolore. Il bambino, in base alle sue esperienze relazionali, costruisce dei modelli mentali di sé e degli altri, che influenzano la sua personalità, la sua autostima, la sua fiducia, le sue aspettative, le sue emozioni, i suoi comportamenti.

Secondo la teoria di John Bowlby, il fondatore della psicologia dell’attaccamento, esistono quattro tipi di attaccamento, che si differenziano per il grado di sicurezza o insicurezza che il bambino sperimenta nella relazione con le sue figure di riferimento. I quattro tipi di attaccamento sono:
  • Attaccamento sicuro: il bambino si sente protetto, amato, accettato dalle sue figure di riferimento, che sono in grado di capire e soddisfare i suoi bisogni. Il bambino ha fiducia in sé e negli altri, esplora il mondo con curiosità e interesse, gestisce le sue emozioni in modo adeguato, stabilisce relazioni positive e armoniose con gli altri.
  • Attaccamento insicuro-ansioso: il bambino si sente inquieto, ansioso, insoddisfatto dalle sue figure di riferimento, che sono incoerenti, imprevedibili, poco sensibili ai suoi bisogni. Il bambino ha poca fiducia in sé e negli altri, si attacca in modo eccessivo e dipendente alle sue figure di riferimento, teme di essere abbandonato o rifiutato, manifesta difficoltà nel regolare le sue emozioni, stabilisce relazioni conflittuali o evitanti con gli altri.
  • Attaccamento insicuro-evitante: il bambino si sente indifferente, distaccato, rassegnato dalle sue figure di riferimento, che sono fredde, distanti, rigide, poco disponibili ai suoi bisogni. Il bambino ha scarsa fiducia in sé e negli altri, si isola e si chiude in sé stesso, evita il contatto e la vicinanza con le sue figure di riferimento, reprime le sue emozioni, stabilisce relazioni superficiali o distanti con gli altri.
  • Attaccamento insicuro-disorganizzato: il bambino si sente confuso, spaventato, contraddetto dalle sue figure di riferimento, che sono abusive, violente, inaffidabili, incapaci di proteggerlo e di consolarlo. Il bambino ha una bassissima fiducia in sé e negli altri, mostra comportamenti disorientati e incoerenti, alterna l’attaccamento e l’evitamento con le sue figure di riferimento, non riesce a regolare le sue emozioni, stabilisce relazioni caotiche o distruttive con gli altri.

Il tipo di attaccamento che si forma nell’infanzia non è definitivo, ma può cambiare nel corso della vita, in base alle esperienze successive, alle relazioni significative, agli interventi terapeutici. Tuttavia, il tipo di attaccamento che si forma nell’infanzia ha un forte impatto sullo sviluppo della personalità e delle relazioni, sia nella sfera affettiva che sociale, sia nella sfera professionale che personale.

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