mercoledì 11 settembre 2024

Andare dallo psicologo: quando iniziare una terapia?

Molte persone si chiedono quando sia il momento giusto per andare dallo psicologo e iniziare una terapia. Si tratta di una domanda legittima, che nasce dal desiderio di migliorare il proprio benessere psicologico e di affrontare le difficoltà che si incontrano nella vita.
Tuttavia, non esiste una risposta univoca, perché ogni persona ha una storia, una personalità e dei bisogni diversi. Ci sono però alcuni segnali che possono indicare la necessità di chiedere aiuto a un professionista qualificato, che possa offrire un sostegno, una guida e degli strumenti adeguati.
In questo articolo, cercheremo di elencare alcuni di questi segnali e di spiegare come funziona una terapia psicologica e cosa aspettarsi dalla prima seduta.

Quali sono i segnali che indicano la necessità di andare dallo psicologo?
Non esiste una regola fissa che stabilisca quando sia il caso di andare dallo psicologo, ma ci sono alcune situazioni che possono rendere opportuno questo passo. Vediamone alcune:
  • Quando si prova un malessere emotivo persistente o ricorrente. Se ci si sente tristi, ansiosi, arrabbiati, depressi, in colpa, impotenti o confusi per un periodo prolungato o in modo frequente, e questo interferisce con la qualità della vita, è bene rivolgersi a uno psicologo. Queste emozioni possono essere legate a eventi traumatici, lutti, separazioni, problemi lavorativi, familiari o personali, o anche a cause non chiare. Uno psicologo può aiutare a capire le origini del malessere, a gestire le emozioni e a trovare delle soluzioni.
  • Quando si affrontano dei cambiamenti importanti o delle sfide. La vita è fatta di transizioni e di situazioni nuove, che possono essere fonte di stress, ansia, paura o incertezza. Alcuni esempi sono: cambiare lavoro, trasferirsi, sposarsi, avere un figlio, invecchiare, ammalarsi, ecc. In questi casi, uno psicologo può offrire un sostegno per adattarsi al cambiamento, per affrontare le difficoltà e per sfruttare le opportunità.
  • Quando si hanno dei problemi nelle relazioni interpersonali. Le relazioni con gli altri sono fondamentali per il nostro benessere, ma possono anche essere fonte di conflitti, incomprensioni, delusioni o sofferenze. Se ci si sente soli, isolati, inadeguati, insoddisfatti o frustrati nelle relazioni con il partner, i familiari, gli amici o i colleghi, uno psicologo può aiutare a migliorare la comunicazione, la fiducia, l'empatia e la gestione dei conflitti.
  • Quando si ripetono dei comportamenti o dei pensieri negativi o dannosi. A volte, ci si ritrova a fare o a pensare cose che non si vorrebbero fare o pensare, e che ci fanno stare male o ci creano dei problemi. Alcuni esempi sono: avere delle dipendenze, essere aggressivi, avere delle fobie, avere dei disturbi alimentari, avere dei pensieri ossessivi, ecc. In questi casi, uno psicologo può aiutare a identificare le cause di questi comportamenti o pensieri, a interrompere il circolo vizioso e a sostituirli con dei comportamenti o dei pensieri più positivi e funzionali.
  • Quando si vuole crescere a livello personale. Non sempre si va dallo psicologo perché si ha un problema o un disagio, ma anche perché si vuole migliorare sé stessi, aumentare l'autostima, scoprire i propri talenti, realizzare i propri obiettivi, ecc. In questo caso, uno psicologo può essere un alleato prezioso per accompagnare la persona in un percorso di crescita e di sviluppo personale.

Come funziona una terapia psicologica e cosa aspettarsi dalla prima seduta?
Una terapia psicologica è un processo che coinvolge due figure: il paziente e lo psicologo. Il paziente è la persona che chiede aiuto per risolvere un problema o per migliorare il proprio benessere psicologico. Lo psicologo è il professionista che offre il suo aiuto, basandosi su una formazione specifica, su una metodologia scientifica e su una deontologia professionale.
La terapia psicologica si svolge attraverso delle sedute, che sono degli incontri tra il paziente e lo psicologo, che durano in media tra i 45 e i 60 minuti, e che si ripetono con una frequenza variabile, a seconda delle esigenze e degli obiettivi. Le sedute possono essere individuali, di coppia, familiari o di gruppo, a seconda del tipo di problema e della modalità di intervento.
La prima seduta è molto importante, perché è il momento in cui si instaura il rapporto tra il paziente e lo psicologo, che deve essere basato sulla fiducia, sul rispetto e sulla collaborazione. In questa seduta, lo psicologo ascolta il paziente, cerca di capire il motivo della sua richiesta, gli fa delle domande per approfondire la sua situazione, gli spiega come intende lavorare e gli propone un piano di intervento. Il paziente, a sua volta, può esprimere le sue aspettative, i suoi dubbi, le sue paure e le sue domande, e può decidere se accettare o meno la proposta dello psicologo.
La prima seduta è anche l'occasione per verificare se c'è una buona sintonia tra il paziente e lo psicologo, che è un fattore fondamentale per il successo della terapia. Se il paziente non si sente a suo agio con lo psicologo, può sempre cercare un altro professionista con cui si senta più in sintonia.
Andare dallo psicologo è una scelta che può fare la differenza nella vita di una persona, perché può aiutarla a risolvere i suoi problemi, a stare meglio con sé stessa e con gli altri, e a crescere a livello personale. 
Andare dallo psicologo è un segno di coraggio e di responsabilità verso sé stessi.

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