mercoledì 31 gennaio 2024

Alcol e cervello: rischi e prevenzione

L’alcol è una sostanza legale e socialmente accettata, ma il suo consumo eccessivo e prolungato può avere gravi conseguenze sulla salute fisica e mentale. In particolare, l’alcol ha un effetto tossico sul cervello, alterando le sue funzioni e danneggiando le sue strutture. Vediamo quali sono i principali rischi che l’alcol comporta per il cervello e quali sono le fasce di età più vulnerabili.
L’alcol agisce come un depressore del sistema nervoso centrale, rallentando l’attività dei neuroni e dei neurotrasmettitori, le molecole che trasmettono i segnali tra le cellule nervose. Questo provoca una riduzione delle capacità cognitive, motorie e linguistiche, oltre che una sensazione di sonnolenza e confusione. L’alcol interferisce anche con la memoria, in particolare con quella a breve termine, che permette di acquisire e conservare nuove informazioni. In alcuni casi, l’alcol può causare blackout, ovvero perdite di memoria temporanee o permanenti, dovute alla morte delle cellule nervose presenti nell’ippocampo, la regione cerebrale deputata all’orientamento e alla memoria¹.

L’alcol danneggia le strutture cerebrali
Un consumo cronico di alcol può portare a delle alterazioni irreversibili delle strutture cerebrali, causando il restringimento del tessuto cerebrale e la perdita di massa grigia e bianca. La massa grigia è costituita dai corpi cellulari dei neuroni e si occupa delle funzioni cognitive superiori, come il pensiero, il ragionamento, il linguaggio e l’apprendimento. La massa bianca è formata dalle fibre nervose che collegano le diverse aree del cervello e si occupa della trasmissione dei segnali elettrici. La riduzione di queste due componenti del cervello può compromettere le abilità cognitive, emotive e sociali, oltre che aumentare il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson².

L’alcol influenza l’umore e il comportamento
L’alcol ha anche un impatto negativo sulla sfera psicologica, poiché modifica l’equilibrio dei neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore e del comportamento. L’alcol può causare o aggravare disturbi psichiatrici, come l’ansia, la depressione, l’aggressività, la paranoia, gli sbalzi di umore, la disforia, il senso di solitudine, il distacco dalla realtà e dalle altre persone. L’alcol può anche indurre una dipendenza psicologica e fisica, che si manifesta con una forte compulsione a bere, una tolleranza crescente agli effetti dell’alcol e una sindrome da astinenza, caratterizzata da sintomi fisici e psicologici, come tremori, sudorazione, nausea, insonnia, ansia, irritabilità e convulsioni³.

Quali sono le età più a rischio?
L’alcol è particolarmente dannoso per il cervello in alcune fasce di età, in cui l’organo è ancora in via di sviluppo o invecchiamento. I giovani e gli adolescenti hanno un cervello non completamente maturo, soprattutto per quanto riguarda il lobo frontale, la parte del cervello che rende razionali e che raggiunge la completa maturazione attorno ai 25 anni. L’alcol può interferire con il passaggio dal pensiero emotivo, controllato dai lobi frontali, a quello razionale, gestito dalla corteccia frontale, che avviene tra i 12 e i 25 anni. Di conseguenza, il ragazzo può rimanere bloccato nella modalità cognitiva emotiva, rendendolo più impulsivo, aggressivo, instabile, incapace di pianificare e di affrontare i problemi⁴. Gli anziani, invece, hanno un cervello più vulnerabile ai danni dell’alcol, poiché hanno una minore quantità di acqua nel corpo e una maggiore percentuale di grasso, che favoriscono l’accumulo di alcol nel sangue.

Come prevenire i danni dell’alcol sul cervello?
Per prevenire i danni dell’alcol sul cervello, è importante seguire alcune raccomandazioni, come:
  • Limitare il consumo di alcol a quantità moderate, cioè non più di due bicchieri al giorno per gli uomini e uno per le donne, preferendo le bevande a bassa gradazione, come il vino o la birra, e alternandole con acqua o succhi di frutta.
  • Evitare il binge drinking, cioè l’abitudine di bere più bevande alcoliche in un breve arco di tempo, che può causare un’intossicazione acuta e danni cerebrali irreversibili.
  • Non bere alcol prima dei 18 anni, poiché il cervello e il fegato sono ancora in fase di sviluppo e non sono in grado di gestire gli effetti dell’alcol.
Chiedere aiuto a un medico o a uno psicologo se si sospetta di avere un problema di dipendenza da alcol, poiché esistono trattamenti efficaci per superare la dipendenza e recuperare il benessere fisico e mentale.

Nessun commento:

Posta un commento

Burnout nelle professioni sanitarie