
La vita è un processo dinamico e in continua evoluzione, che richiede adattamento e flessibilità. Ogni persona si trova di fronte a delle sfide, delle opportunità e delle scelte che possono influenzare il suo percorso esistenziale. Alcune persone riescono a cogliere le occasioni, a superare le difficoltà e a raggiungere i loro obiettivi, mentre altre si arrendono, si bloccano o si allontanano dai loro sogni. Cosa fa la differenza tra queste due tipologie di persone? Quali sono i fattori che spingono una persona a cambiare in meglio o in peggio la propria vita?
I fattori interni
I fattori interni sono quelli che riguardano la personalità, le motivazioni, le emozioni, i valori, le credenze e le abitudini di una persona. Questi elementi influenzano il modo in cui una persona interpreta la realtà, si pone degli obiettivi, si autovaluta e si comporta. Alcuni esempi di fattori interni che possono favorire o ostacolare il cambiamento sono:
L’autoefficacia: è la fiducia nelle proprie capacità di affrontare le situazioni e di raggiungere i risultati desiderati. Una persona con un’alta autoefficacia si sente in grado di affrontare le sfide, di imparare dalle esperienze e di perseverare di fronte agli ostacoli. Una persona con una bassa autoefficacia si sente incapace, si scoraggia facilmente e tende ad evitare le situazioni difficili.
La motivazione: è il motore che spinge una persona ad agire in funzione di un obiettivo. La motivazione può essere intrinseca o estrinseca. La motivazione intrinseca nasce dal piacere, dall’interesse e dal senso di sfida che una persona prova nel fare qualcosa. La motivazione estrinseca nasce da fattori esterni, come le ricompense, le punizioni, le pressioni sociali o le aspettative altrui. La motivazione intrinseca è più duratura e più efficace nel promuovere il cambiamento, mentre la motivazione estrinseca può essere fonte di stress, di frustrazione e di dipendenza.
Le emozioni: sono le reazioni psicofisiche che una persona prova di fronte a degli stimoli interni o esterni. Le emozioni possono essere positive o negative, e possono influenzare il pensiero, il comportamento e il benessere di una persona. Le emozioni positive, come la gioia, la gratitudine, la speranza e l’orgoglio, possono aumentare l’autostima, la creatività, la resilienza e la motivazione di una persona. Le emozioni negative, come la paura, la rabbia, la tristezza e il senso di colpa, possono ridurre la fiducia, la concentrazione, la produttività e la soddisfazione di una persona. Tuttavia, le emozioni negative possono anche essere utili, se gestite in modo adeguato, per segnalare dei problemi, per stimolare la riflessione, per attivare delle risorse o per favorire l’empatia.
I valori: sono i principi che guidano le scelte e le azioni di una persona, in base a ciò che ritiene importante, giusto e significativo. I valori possono essere personali, sociali, morali, religiosi, politici, ecc. I valori influenzano il senso di identità, di appartenenza e di coerenza di una persona. Una persona che agisce in linea con i propri valori si sente soddisfatta, autentica e realizzata. Una persona che agisce in contrasto con i propri valori si sente insoddisfatta, incoerente e frustrata.
Le credenze: sono le convinzioni che una persona ha su se stessa, sugli altri e sul mondo. Le credenze possono essere basate su fatti, su opinioni, su esperienze o su pregiudizi. Le credenze influenzano il modo in cui una persona interpreta la realtà, si aspetta dei risultati e si comporta. Alcune credenze possono essere funzionali, cioè aiutare una persona a raggiungere i suoi obiettivi, mentre altre possono essere disfunzionali, cioè ostacolare una persona nel suo percorso di crescita. Ad esempio, una credenza funzionale può essere “posso imparare da ogni situazione”, mentre una credenza disfunzionale può essere “non sono mai abbastanza bravo”.
Le abitudini: sono i comportamenti che una persona ripete automaticamente e senza sforzo, in risposta a dei segnali ambientali o interni. Le abitudini si formano attraverso la ripetizione, la gratificazione e l’associazione. Le abitudini possono essere positive o negative, e possono influenzare la salute, la produttività, la felicità e il successo di una persona. Alcune abitudini positive possono essere fare esercizio fisico, meditare, leggere, ecc. Alcune abitudini negative possono essere fumare, procrastinare, mangiare troppo, ecc.
I fattori esterni
I fattori esterni sono quelli che riguardano l’ambiente, le relazioni, le opportunità e le circostanze in cui una persona vive. Questi elementi influenzano le possibilità, le risorse, i vincoli e le sfide che una persona incontra nel suo percorso esistenziale. Alcuni esempi di fattori esterni che possono favorire o ostacolare il cambiamento sono:
L’ambiente: è il contesto fisico, sociale e culturale in cui una persona vive. L’ambiente può offrire delle condizioni favorevoli o sfavorevoli al cambiamento, a seconda della qualità, della sicurezza, della diversità, della stimolazione e della disponibilità di risorse che esso offre. Ad esempio, un ambiente favorevole al cambiamento può essere uno spazio pulito, ordinato, luminoso, silenzioso e confortevole, dove una persona può concentrarsi, rilassarsi e lavorare. Un ambiente sfavorevole al cambiamento può essere uno spazio sporco, disordinato, buio, rumoroso e scomodo, dove una persona può distrarsi, stressarsi e procrastinare.
Le relazioni: sono i legami affettivi, sociali e professionali che una persona stabilisce con gli altri. Le relazioni possono offrire sostegno, incoraggiamento, feedback e collaborazione al cambiamento, a seconda della qualità, della fiducia, della comunicazione e della reciprocità che esse implicano. Ad esempio, una relazione positiva per il cambiamento può essere quella con un amico, un familiare, un partner, un mentore o un collega che ascolta, apprezza, consiglia e aiuta una persona a raggiungere i suoi obiettivi. Una relazione negativa per il cambiamento può essere quella con un nemico, un estraneo, un rivale, un critico o un sabotatore che ignora, svaluta, sconsiglia e ostacola una persona nel suo percorso di crescita.
Le opportunità: sono le occasioni, le possibilità e le alternative che una persona ha a disposizione per cambiare la propria vita. Le opportunità possono essere create o cercate da una persona, oppure possono presentarsi in modo casuale o fortuito. Le opportunità possono essere sfruttate o sprecate da una persona, a seconda della sua capacità di riconoscerle, di valutarle e di agire su di esse. Ad esempio, un’opportunità sfruttata per il cambiamento può essere quella di iscriversi a un corso, di candidarsi a un lavoro, di partire per un viaggio, ecc. Un’opportunità sprecata per il cambiamento può essere quella di rinunciare a un corso, di rifiutare un lavoro, di rimanere a casa, ecc.
Le circostanze: sono gli eventi, le situazioni e le condizioni che una persona deve affrontare nel suo percorso di vita. Le circostanze possono essere favorevoli o sfavorevoli al cambiamento, a seconda della loro natura, della loro frequenza, della loro intensità e della loro durata. Ad esempio, una circostanza favorevole al cambiamento può essere quella di vivere un’esperienza positiva, di ricevere un riconoscimento, di superare una sfida, ecc. Una circostanza sfavorevole al cambiamento può essere quella di subire una perdita, di affrontare una crisi, di incontrare un ostacolo, ecc.
Come favorire il cambiamento positivo?
Il cambiamento positivo è quello che porta una persona a migliorare la propria vita, a realizzare i propri obiettivi e a essere più felice e soddisfatta. Il cambiamento positivo non è facile, richiede impegno, volontà e strategia. Tuttavia, ci sono alcuni passi che una persona può seguire per favorire il cambiamento positivo nella propria vita. Alcuni di questi passi sono:
Definire gli obiettivi: gli obiettivi sono le mete che una persona si propone di raggiungere, e che le danno una direzione e un senso al suo cambiamento. Gli obiettivi devono essere chiari, specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e temporizzati. Ad esempio, un obiettivo ben definito può essere “entro sei mesi, voglio perdere 10 kg, seguendo una dieta equilibrata e facendo esercizio fisico tre volte a settimana”.
Analizzare la situazione attuale: la situazione attuale è lo stato di partenza da cui una persona vuole cambiare, e che le permette di valutare i suoi punti di forza e di debolezza, le sue opportunità e le sue minacce. La situazione attuale può essere analizzata usando diversi strumenti, come il test di autovalutazione, il feedback degli altri, il diario personale, l’analisi SWOT, ecc. Ad esempio, un’analisi della situazione attuale può essere “attualmente, peso 80 kg, mangio troppo e in modo sregolato, non faccio attività fisica, mi sento insoddisfatto e demotivato”.
Pianificare le azioni: le azioni sono i comportamenti che una persona deve mettere in atto per raggiungere i suoi obiettivi, e che le richiedono di modificare le sue abitudini, le sue credenze e le sue emozioni. Le azioni devono essere concrete, realistiche, graduali e monitorabili. Ad esempio, un piano di azione può essere “da domani, inizierò a seguire una dieta di 1500 calorie al giorno, consultando un nutrizionista, a fare 30 minuti di camminata al giorno, usando un contapassi, a registrare i miei progressi su un’app, a premiarmi ogni volta che raggiungo un traguardo”.
Attuare le azioni: attuare le azioni significa mettere in pratica il piano che una persona si è prefissata, e che le richiede di essere costante, determinata e flessibile. Attuare le azioni può essere facilitato da alcuni fattori, come il sostegno sociale, la motivazione intrinseca, l’autoefficacia, le emozioni positive, ecc. Ad esempio, un’attuazione delle azioni può essere “oggi, ho seguito la mia dieta, ho camminato per 35 minuti, ho registrato i miei dati sull’app, ho perso 0,5 kg, mi sento orgoglioso e felice”.
Valutare i risultati: i risultati sono gli effetti che le azioni hanno prodotto sulla vita di una persona, e che le permettono di verificare se ha raggiunto o meno i suoi obiettivi, e di apprendere dalle sue esperienze. I risultati devono essere misurati, confrontati, celebrati e utilizzati per migliorare. Ad esempio, una valutazione dei risultati può essere “dopo sei mesi, ho perso 10 kg, ho migliorato la mia salute, la mia forma fisica e la mia autostima, ho raggiunto il mio obiettivo, mi sento soddisfatto e realizzato”.In conclusione, il cambiamento è una parte inevitabile e necessaria della vita di ogni persona. Il cambiamento può essere positivo o negativo, a seconda dei fattori interni ed esterni che lo influenzano. Per favorire il cambiamento positivo, una persona deve definire gli obiettivi, analizzare la situazione attuale, pianificare le azioni, attuarle e valutare i risultati. Questo processo richiede impegno, volontà e strategia, ma può portare a dei benefici enormi per la vita di una persona. Il cambiamento positivo è possibile, basta volerlo e saperlo fare.