martedì 20 febbraio 2024

Come essere felici. La psicologia positiva

La ricerca della felicità è un desiderio comune a tutti, e ognuno cerca di raggiungerla attraverso vie diverse. Ma cosa si intende per felicità? Come possiamo misurarla e valutarla? Quali sono i fattori che la influenzano e promuovono? E quali strategie e pratiche possiamo adottare per incrementare il nostro livello di felicità? In questo articolo, risponderemo a queste domande basandoci sulle ricerche e le scoperte della psicologia positiva, un ramo della psicologia dedicato allo studio e alla promozione del benessere e della qualità della vita, enfatizzando le risorse e le forze individuali.

La felicità è soggettiva
A livello scientifico, la felicità è definita come il benessere soggettivo, ovvero la valutazione personale della propria vita in base ai criteri e agli standard individuali. 
Il benessere soggettivo comprende due elementi principali: l'affetto e la soddisfazione. 
L'affetto riguarda le emozioni positive e negative bilanciate nella nostra vita, mentre la soddisfazione riflette il giudizio sulla vita nel suo complesso o su specifici ambiti come il lavoro, la famiglia, gli amici, ecc. La felicità, quindi, è una percezione individuale e relativa, dipendente dalla nostra interpretazione e valutazione dell'esperienza di vita. È una condizione dinamica e fluttuante, che varia nel tempo e nelle circostanze, richiedendo un impegno attivo e una scelta consapevole.
La felicità è influenzata da tre categorie di fattori: genetici, ambientali e comportamentali. Studi suggeriscono che la genetica contribuisce al 50% del nostro livello di felicità, determinato da un set point che agisce come un termostato emotivo. I fattori ambientali incidono per il 10%, influenzati da circostanze esterne come reddito, salute, clima, cultura, ma con un impatto limitato e temporaneo. Infine, i fattori comportamentali, controllabili da noi stessi, contribuiscono per il 40%, influenzando significativamente la nostra felicità.
Strategie e pratiche per favorire la felicità
Per sfruttare al meglio il 40% di felicità che dipende da noi, possiamo adottare diverse strategie e pratiche:
  • Gratitudine: riconoscere e apprezzare le cose positive nella vita, grandi e piccole, attraverso espressioni come tenere un diario, scrivere una lettera di ringraziamento o fare piccoli gesti gentili.
  • Ottimismo: vedere il lato positivo delle situazioni, aspettandosi che le cose vadano bene e che i problemi siano superabili. È possibile sviluppare l'ottimismo attraverso la riformulazione di pensieri negativi e l'immaginazione di scenari positivi.
  • Perdono: lasciar andare risentimenti e desideri di vendetta, accettando il passato per ripristinare la fiducia e promuovere la pace e l'armonia.
  • Flusso: provare coinvolgimento totale in attività stimolanti e piacevoli, perdendo la nozione di tempo e spazio, per esprimere abilità, sperimentare il piacere e la crescita personale,
  • Gentilezza: compiere azioni altruiste senza aspettarsi nulla in cambio, migliorando relazioni, suscitando gratitudine, migliorando l'umore e riducendo l'isolamento.
La felicità è un desiderio universale, ma è anche una condizione accessibile e influenzabile. Con la consapevolezza che il 40% della nostra felicità è controllato dalle nostre azioni e pensieri, possiamo adottare strategie per migliorare significativamente la nostra qualità di vita. 
La felicità diventa così una sfida stimolante, meritevole di essere accettata e coltivata.

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