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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Still Face: cosa rivela l’esperimento di Tronick

L’interazione tra genitori e figli è uno degli aspetti più importanti per la crescita e il benessere dei bambini. Ma cosa succede quando questa interazione viene interrotta o alterata? Quali sono le conseguenze sullo sviluppo emotivo e cognitivo dei piccoli? Per rispondere a queste domande, possiamo fare riferimento a un famoso esperimento condotto dallo psicologo Ed Tronick negli anni '70, noto come il paradigma della still face. Cos’è la still face? La still face, che in italiano significa “faccia immobile”, è un esperimento che consiste nel filmare una normale interazione tra madre e bambino, in cui la madre partecipa attivamente al gioco con il suo figlio, utilizzando vocalizzi, contatto fisico ed espressioni facciali. Dopo un po’, però, la madre cambia improvvisamente il suo comportamento e assume un’espressione neutra e stabile, senza reagire alle sollecitazioni del bambino. Il bambino, a sua volta, cerca di richiamare l’attenzione della madre, aumentando i suoi tentativi di ...

Test di intelligenza: quali sono, come si costruiscono e come si interpretano

L'intelligenza è un costrutto psicologico complesso e multidimensionale, suddivisibile in diverse componenti, come l'intelligenza generale (o fattore g), le intelligenze multiple (linguistica, logico-matematica, spaziale, musicale, ecc.), le intelligenze specifiche (verbale, numerica, astratta, ecc.) e le intelligenze emotive (intrapersonale, interpersonale, ecc.). I test di intelligenza si basano su due principi fondamentali: la standardizzazione e la normazione. La standardizzazione comporta la somministrazione uniforme del test a tutti i soggetti, seguendo istruzioni precise e condizioni controllate. La normazione consiste nel confrontare il punteggio del soggetto con quello di un campione di riferimento, composto da persone della stessa età, sesso, livello di istruzione, etc. Il punteggio viene quindi espresso mediante il Quoziente di Intelligenza (QI), indicando il grado di deviazione dalla media del campione. Un QI di 100 corrisponde alla media, valori superiori indicano ...

L'esperimento carcerario di Stanford: un viaggio nell'abisso della natura umana

L’esperimento carcerario di Stanford, noto anche come Stanford Prison Experiment (SPE), è uno degli studi più noti e controversi nella storia della psicologia sociale. Condotta nel 1971 dal professore di psicologia Philip Zimbardo, questa ricerca aveva lo scopo di indagare gli effetti del potere e del ruolo sociale sul comportamento umano. L’esperimento si svolse nell’agosto del 1971 nel seminterrato dell’edificio di psicologia dell’Università di Stanford. Ventiquattro studenti maschi furono selezionati per partecipare e furono assegnati casualmente ai ruoli di guardie e prigionieri in una prigione simulata. Gli studenti che interpretavano le guardie ricevettero uniformi, occhiali da sole a specchio e bastoni, ma furono istruiti a non usare violenza fisica. I “prigionieri” furono arrestati da veri poliziotti e portati nella prigione simulata, dove subirono una serie di umiliazioni e restrizioni. Quasi immediatamente, le guardie iniziarono ad abusare del loro potere in modi che andavano...

Hai ottenuto un lavoro? Ecco cosa fare

Congratulazioni! Dopo un lungo processo di selezione, hai finalmente ricevuto quella tanto attesa offerta di lavoro. È un momento di gioia, ma anche di transizione e adattamento. Ecco alcuni passi da seguire per assicurarti di iniziare nel modo giusto. Fai una pausa e rifletti Prima di tuffarti nella nuova posizione, prenditi un momento per riflettere. Valuta cosa vuoi ottenere da questo lavoro e come si allinea con i tuoi obiettivi di carriera a lungo termine. Imposta obiettivi chiari Parla con il tuo nuovo datore di lavoro o manager per capire le aspettative e stabilire obiettivi chiari. Sapere cosa è richiesto da te fin dall’inizio può aiutarti a navigare meglio nel tuo nuovo ambiente di lavoro. Conosci la tua nuova squadra Dedica del tempo per conoscere i tuoi nuovi colleghi. Costruire relazioni solide può facilitare la collaborazione e migliorare l’atmosfera lavorativa. Organizza il tuo spazio di lavoro Che tu lavori in ufficio o da casa, avere un’area di lavoro organizzata può au...

Sradicati: l’impatto psicologico dell’espatrio

L’espatrio è il processo di trasferimento da un paese di origine a un paese ospitante, per un periodo di tempo più o meno lungo, per motivi diversi. Si può espatriare per seguire il proprio partner, per cercare nuove opportunità di lavoro o di studio, per realizzare un sogno o un progetto, per vivere un’esperienza diversa o per sfuggire a una situazione difficile. L’espatrio può essere volontario o forzato, pianificato o improvvisato, temporaneo o definitivo. Quali sono gli effetti psicologici dell’espatrio? L’espatrio comporta dei cambiamenti significativi nella vita di una persona, che possono avere delle ripercussioni psicologiche positive e negative. Tra gli effetti positivi, si possono citare: L’apertura mentale. Espatriare significa entrare in contatto con una cultura diversa dalla propria, con le sue usanze, le sue tradizioni, i suoi valori e le sue credenze. Questo può stimolare la curiosità, l’interesse e il rispetto verso l’altro, e favorire lo sviluppo di una mentalità più f...

Avere pensieri catastrofici: suggerimenti per gestirli meglio

Il pensiero catastrofico è una forma di distorsione cognitiva, cioè un errore di interpretazione della realtà che porta a conclusioni irrazionali e negative. Il pensiero catastrofico si basa sul presupposto "e se...", che genera domande ipotetiche e angoscianti, come "e se perdo il lavoro?", "e se mi ammalo gravemente?", "e se il mio partner mi lascia?". Queste domande non hanno una risposta certa, ma nella mente di chi ha pensieri catastrofici si trasformano in affermazioni definitive e terribili, come "perderò il lavoro", "mi ammalerò gravemente", "il mio partner mi lascerà". Queste affermazioni non tengono conto delle evidenze contrarie, delle risorse personali, delle possibili soluzioni o delle alternative positive. Il pensiero catastrofico porta a vivere in uno stato di allerta e apprensione continua, che provoca stress, ansia, depressione, insonnia, attacchi di panico e altri disturbi psicologici e fisici. Inol...

La natura ci fa sentire bene: il ruolo del cervello nell’esperienza estetica

Chi non ha mai provato un senso di meraviglia e di benessere di fronte alla vista di un paesaggio naturale, come il mare, la montagna, il deserto o il tramonto? La natura ha il potere di affascinarci e di farci sentire connessi con essa, ma come spiegare questo fenomeno dal punto di vista scientifico? Cosa succede nel nostro cervello quando osserviamo la bellezza della natura? Un team di ricercatori del Max Planck Institute for Empirical Aesthetics di Francoforte ha cercato di rispondere a queste domande, conducendo uno studio pubblicato nel giornale scientifico Frontiers in Human Neuroscience. Gli autori hanno sottoposto 24 volontari a una risonanza magnetica funzionale, una tecnica di imaging biomedico che permette di misurare l’attività cerebrale in risposta a diversi stimoli. In particolare, i partecipanti dovevano osservare delle immagini e dei video di paesaggi naturali, variando il grado di bellezza e di complessità degli stessi. I risultati hanno mostrato che l’osservazione di ...