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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

Perché non devi dare troppe spiegazioni

Ti capita spesso di sentirti in dovere di giustificarti? Di trovarti sempre a spiegare le tue scelte, le tue preferenze, il tuo stile di vita a chiunque?  Se la risposta è sì, allora sai quanto sia pesante e faticoso. In questo articolo voglio parlarti del perché non devi dare spiegazioni inutili e di come puoi vivere più leggero. Quand'è che una spiegazione è inutile Una spiegazione inutile è una spiegazione che dai per paura di perdere l’approvazione altrui o per senso di colpa o vergogna: non aggiunge valore alla tua vita, ma solo un sollievo temporaneo. È una spiegazione che non ti fa sentire compreso, ma vulnerabile. Oppure che rivolgi a qualcuno che non ha il diritto o l’interesse di sapere.  Perché non devi dare spiegazioni inutili Dare troppe spiegazioni danneggia la tua autostima e la tua felicità. Ovvero, ti porta a: Sottoporre la tua vita al giudizio altrui, invece di vivere secondo i tuoi valori, i tuoi obiettivi e i tuoi sogni. Sprecare tempo ed energia in discuss...

Hai avuto un incidente? Ecco come affrontare il trauma

Un incidente rappresenta un evento stressante e imprevedibile, capace di generare conseguenze sia fisiche che psicologiche. Oltre al dolore e alle limitazioni funzionali, può scatenare un trauma psicologico, manifestatosi attraverso reazioni emotive intense e persistenti che compromettono il benessere e la qualità di vita dell'individuo come ansia, paura, rabbia, tristezza, senso di colpa, vergogna ma anche isolamento, rimuginazione, incubi, flash-back, evitamento, iperviglianza ecc. Il trauma psicologico, tuttavia, non è inevitabile né irreversibile; può essere affrontato e superato con l'assistenza di uno psicologo e una rete di sostegno. Questo articolo propone strategie e consigli per la riabilitazione emotiva dopo un infortunio, basandosi su evidenze scientifiche e buone pratiche cliniche. Il primo passo verso la riabilitazione emotiva consiste nel riconoscere e accettare le proprie emozioni senza negarle, reprimerle o giudicarle. Le emozioni, reazioni naturali e adattive...

Hai paura di avere un attacco di panico in pubblico?

L’ansia è una risposta naturale e universale a situazioni percepite come minacciose o stressanti. Tuttavia, per alcune persone, l’ansia può diventare così intensa e travolgente da interferire con la loro capacità di svolgere le normali attività quotidiane. Una forma particolarmente intensa di ansia è l’attacco di panico, un episodio improvviso di paura intensa o disagio che raggiunge un picco entro pochi minuti. Gli attacchi di panico possono essere spaventosi e possono far sentire le persone fuori controllo. Possono includere sintomi come battito cardiaco accelerato, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento o mancanza di respiro, e paura di morire. Questi sintomi possono essere così intensi che le persone possono temere di avere un attacco di cuore o un altro grave problema di salute. La paura di avere un attacco di panico in pubblico è comune tra le persone che soffrono di attacchi di panico. Questa paura può essere legata alla preoccupazione di essere imbarazzati o giudicati...

Psicologia del conformismo: l'esperimento di Asch

Gli esperimenti di Asch sono un classico nello studio del conformismo. Condotti negli anni '50 dallo psicologo Solomon Asch, hanno messo in luce quanto fortemente le opinioni di un individuo possano essere influenzate da quelle di un gruppo. Il termine conformismo riguarda infatti alla tendenza di un individuo di seguire le regole non scritte o i comportamenti del gruppo sociale di appartenenza. Molti si considerano non conformisti, credendo di poter resistere al gruppo quando sanno di avere ragione. Tuttavia, la ricerca suggerisce che le persone sono spesso molto più inclini a uniformarsi di quanto credano. Gli esperimenti coinvolgevano partecipanti che credevano di sottoporsi a un semplice test visivo. A loro veniva mostrata una linea su una carta, seguita da un'altra con tre linee di lunghezza diversa. Dovevano scegliere la linea corrispondente alla prima. Gli altri "partecipanti" erano complici degli sperimentatori e talvolta indicavano deliberatamente la linea sb...

A cosa servono le emozioni?

Le emozioni sono risposte complesse a stimoli interni ed esterni. Quando proviamo un’emozione, il nostro corpo reagisce in vari modi: il nostro cuore potrebbe battere più velocemente, potremmo sudare, o potremmo sentirci euforici o depressi. Queste reazioni sono accompagnate da pensieri e sentimenti correlati. Gli psicologi hanno identificato una serie di emozioni fondamentali che tutti gli esseri umani provano, indipendentemente dalla cultura o dalla storia personale. Queste includono la felicità, la tristezza, la paura, la rabbia, la sorpresa e il disgusto. Ogni emozione ha un suo ruolo specifico e ci aiuta a rispondere situazioni che viviamo. Felicità: ci motiva a perseguire attività che ci danno piacere. Ad esempio, se siamo felici quando passiamo del tempo con gli amici, cercheremo di trascorrere più tempo con loro. Tristezza: anche se può sembrare negativa, la tristezza ha un ruolo importante. Ci aiuta a elaborare una perdita o una delusione. Ad esempio, se siamo tristi dopo aver...

I rischi dei test psicologici

La psicometria è la scienza che si occupa della teoria e della tecnica della misura in psicologia. Il campo di studio coinvolge due aspetti della ricerca, vale a dire: la costruzione degli strumenti e delle procedure per la misura; lo sviluppo ed il perfezionamento dei metodi teorici della misura. Il settore si occupa della misurazione obiettiva di abilità, conoscenze, attitudini, atteggiamenti, tratti della personalità e risultati scolastici. Ha origini storiche che risalgono al XIX secolo, quando alcuni studiosi, come Darwin, Galton e Cattell, si interessarono alle differenze individuali negli esseri umani e alle loro implicazioni evolutive, genetiche e sociali. Successivamente, la psicometria si sviluppò grazie ai contributi di altri scienziati, come Binet, Spearman, Thurstone, Guilford, Cronbach, Guttman, Rasch, Lord, ecc., che introdussero nuovi concetti, modelli e metodi per la misurazione psicologica. Tra i principali ambiti di applicazione della psicometria, si possono citare l...

Come rispondere agli insulti: la storia di Buddha e del cavallo

Nella vita, può capitare di affrontare insulti da parte degli altri. Queste situazioni possono essere dolorose e frustranti, ma è importante imparare a gestirle in modo saggio e compassionevole. La storia di Buddha e del cavallo ci offre preziosi insegnamenti su come reagire quando siamo oggetto di critiche o insulti. La storia di Buddha e del cavallo Un giorno, mentre Buddha stava passeggiando per un villaggio, un uomo lo insultò pesantemente. L’uomo lo colpì con parole offensive e lo derise davanti a tutti. Tuttavia, Buddha rimase calmo e sereno, senza reagire in modo negativo. Gli astanti rimasero sbalorditi dalla sua compostezza. Un discepolo di Buddha, curioso, gli chiese: “Maestro, come hai fatto a rimanere così tranquillo quando quell’uomo ti ha insultato?” Buddha rispose con un sorriso: “Immagina che qualcuno ti regali un cavallo, ma tu non lo accetti. A chi appartiene ora il cavallo?” Il discepolo rispose: “Se non l’ho accettato, il cavallo appartiene ancora a chi me l’ha dato...

Come ricostruire la tua autostima dopo un licenziamento

Il licenziamento è un’esperienza traumatica che può avere conseguenze negative sulla nostra autostima, ovvero il giudizio che abbiamo di noi stessi e del nostro valore. Se siamo stati licenziati, potremmo sentirci inadeguati, falliti, rifiutati o umiliati. Questi sentimenti possono minare la nostra fiducia, la nostra motivazione e la nostra capacità di affrontare le sfide future. Per questo, è fondamentale riprendere in mano la nostra vita e ricostruire la nostra autostima. Ecco alcuni passi che possiamo seguire: Accetta le tue emozioni. Il licenziamento è una perdita che comporta un processo di lutto. Non negare o reprimere le tue emozioni, ma lasciale uscire in modo sano e costruttivo. Puoi esprimere la tua rabbia, la tua tristezza, la tua paura o il tuo senso di ingiustizia attraverso la scrittura, il disegno, la musica o altre forme creative. Puoi anche confidarti con una persona di fiducia, come un amico, un familiare o un terapeuta, che possa ascoltarti, capirti e sostenerti. Ana...

Andare dallo psicologo: quando iniziare una terapia?

Molte persone si chiedono quando sia il momento giusto per andare dallo psicologo e iniziare una terapia. Si tratta di una domanda legittima, che nasce dal desiderio di migliorare il proprio benessere psicologico e di affrontare le difficoltà che si incontrano nella vita. Tuttavia, non esiste una risposta univoca, perché ogni persona ha una storia, una personalità e dei bisogni diversi. Ci sono però alcuni segnali che possono indicare la necessità di chiedere aiuto a un professionista qualificato, che possa offrire un sostegno, una guida e degli strumenti adeguati. In questo articolo, cercheremo di elencare alcuni di questi segnali e di spiegare come funziona una terapia psicologica e cosa aspettarsi dalla prima seduta. Quali sono i segnali che indicano la necessità di andare dallo psicologo? Non esiste una regola fissa che stabilisca quando sia il caso di andare dallo psicologo, ma ci sono alcune situazioni che possono rendere opportuno questo passo. Vediamone alcune: Quando si prova ...

Risvegli notturni: cause e rimedi

Ti capita spesso di svegliarti nel cuore della notte e di non riuscire più a riaddormentarti? Se la risposta è sì, sappi che non sei il solo. I risvegli notturni sono un fenomeno molto comune, che può avere diverse origini e conseguenze. In questo articolo, vedremo quali sono le principali cause psicologiche e neuropsicologiche dei risvegli notturni e quali sono i modi più efficaci per porvi rimedio. Cause fisiologiche dei risvegli notturni Oltre alle cause psicologiche, ci sono anche delle cause fisiologiche, cioè legate al funzionamento del nostro cervello e del nostro sistema nervoso, che possono provocare dei risvegli notturni. Tra queste, possiamo menzionare: L’apnea ostruttiva del sonno: si tratta di un disturbo respiratorio, in cui le vie aeree si ostruiscono parzialmente o totalmente durante il sonno, causando delle pause nella respirazione. Queste pause possono durare da pochi secondi a qualche minuto e possono ripetersi più volte durante la notte. Ogni volta che si verifica u...

La depressione: le parole che avevi bisogno di sentire

La depressione è una malattia che ti fa sentire triste, vuoto, senza speranza. Non è una cosa che ti passa da un giorno all’altro, ma una cosa che ti accompagna per molto tempo e che ti rende difficile fare le cose che prima ti piacevano, come uscire con gli amici, lavorare, studiare, divertirti. La depressione ti fa vedere tutto nero, ti fa pensare di non valere niente, di essere in colpa, di non avere una via d’uscita. La depressione può colpire chiunque, a qualsiasi età, per motivi diversi. A volte dipende da come sei fatto, dal tuo corpo, dai tuoi geni. A volte dipende da quello che ti è successo, da una perdita, da un trauma, da uno stress, da un conflitto. A volte dipende da come vivi, da chi ti sta vicino, da come ti trattano gli altri, da dove abiti, da cosa fai. La depressione si manifesta in modi diversi, a seconda della persona.  Ci sono dei segni che possono aiutarti a capire se soffri di depressione, come: Ti senti sempre giù di morale, triste, piangi spesso, ti arrabb...

Recensione: L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello di Oliver Sacks

Ho aspettato parecchio prima di leggere “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks, temendo che potesse ridurre i pazienti a un mero spettacolo. Tuttavia, mi sono trovata di fronte a un libro che non è solo interessante ma che tratta i suoi soggetti con grande rispetto ed empatia. Il libro è diviso in quattro parti: “Perdite”, “Eccessi”, “Trasporti” e “Il mondo dei semplici”. In ogni sezione, Sacks esplora una serie di casi neurologici, concentrandosi sulle esperienze umane dei suoi pazienti. Ad esempio, nella sezione “Perdite”, Sacks descrive una serie di sindromi neurologiche che derivano da deficit funzionali di una particolare regione encefalica. Alcuni dei casi includono “l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, “il marinaio perduto”, “la disincarnata”, “l’uomo che cadde dal letto”, e molti altri. La sezione “Eccessi” esplora casi in cui i pazienti mostrano comportamenti o abilità estreme a causa di particolari condizioni neurologiche. “Trasporti” rigua...

Perché la sensibilità è una forza

La sensibilità è una qualità che spesso viene fraintesa e sottovalutata. Talvolta, erroneamente, viene considerata una debolezza anziché una forza. Tuttavia, la verità è che la sensibilità è una risorsa straordinaria che, se compresa e coltivata adeguatamente, può trasformarsi in un potente strumento per il benessere personale e per costruire relazioni significative con gli altri. Accettare la sensibilità: il primo passo verso l'empowerment emotivo La prima tappa cruciale per sfruttare la sensibilità è accettarla senza pregiudizi. Essere sensibili significa essere più consapevoli delle emozioni, sia le nostre che quelle degli altri. Questa maggiore sensibilità può renderci più vulnerabili al dolore, ma allo stesso tempo ci permette di sperimentare la gioia, l'empatia e l'amore in modo più profondo e autentico. Accettando la nostra sensibilità come un elemento intrinseco della nostra personalità, liberiamo noi stessi da giudizi autoimposti e ci permettiamo di abbracciare le ...